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In Cile si è spalancata una voragine gigantesca all’improvviso

Profonda circa 200 metri e larga 25, la voragine è apparsa di punto in bianco su un terreno dove opera un'azienda di estrazioni minerarie canadese.
voragine cile
La voragine è larga 25 metri e profonda circa 200, stando al Servicio Nacional de Geología y Minería (o Sernageomin) Foto: Sernageomin

Una voragine gigantesca si è spalancata in Cile tra la fine di luglio e i primi di agosto 2022, su un terreno di cui detiene i diritti di estrazione mineraria un’azienda canadese. La voragine, larga 25 metri di diametro, è ora oggetto di indagine da parte della comunità geologica, per capire se sia in qualche modo collegata alle contestate operazioni di estrazione compiute da paesi stranieri nella regione.

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Il Servicio Nacional de Geología y Minería (o Sernageomin) ha annunciato su Twitter di aver saputo della voragine—che si è formata in una zona rurale poco lontana dalla città di Tierra Amarilla, nella regione di Atacama, a quasi 650 chilometri dalla capitale Santiago—il 30 luglio.

“C’è una distanza considerevole, di circa 200 metri, dalla superficie al fondo,” ha commentato in un comunicato David Montenegro, direttore di Sernageomin. “Non abbiamo rilevato materiali laggiù, ma abbiamo constatato la presenza di molta acqua.”

La voragine, che misura in profondità come due campi da calcio in verticale, si è spalancata in prossimità della miniera di rame di Alcaparrosa, che è di proprietà dell’azienda canadese Lundin Mining. Le compagnie canadesi di questo tipo operano attraverso tutta l’America Latina e sono state accusate a più riprese di svariati abusi sull’ambiente e umani nel corso degli anni.

Cristóbal Zúñiga, sindaco di Tierra Amarilla, ha detto a una stazione radio locale che la comunità che vive nei pressi della miniera “teme da sempre che qualcosa di simile sarebbe prima o poi successo.”

“Oggi è successo in uno spazio che corrisponde a una proprietà agricola, ma la nostra paura più grande ora è che possa succedere in un’area popolata, una strada o una scuola,” ha detto Zúñiga.

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“Proteggere la sicurezza delle persone che abitano qui è la nostra preoccupazione numero uno, al momento.”

Lundin Mining ha pubblicato una dichiarazione sul proprio sito, dicendo che “in seguito a un’ispezione, l’area è stata immediatamente isolata e le autorità preposte sono state allertate. Non ci sono state conseguenze sul personale, la strumentazione o le infrastrutture.”

“La voragine di superficie è rimasta stabile dal momento in cui è stata individuata,” aggiunge l’azienda, concludendo che “come misura preventiva,” il lavoro nell’area “è stato temporaneamente sospeso.”

Ma le rassicurazioni dell’azienda non hanno tranquillizzato per nulla la comunità locale. 

Zuñiga, il sindaco venticinquenne che su Twitter si definisce come il sindaco più giovane del paese, sostiene che la comunità fa esperienza quotidiana di forti e spaventose vibrazioni provenienti dalla miniera, che “hanno distrutto case e strade e, oggi, hanno distrutto il suolo.” 

“Il governo, Sernageomin e quest’azienda devono essere fatti responsabili e indagati subito su quanto accaduto e sul perché,” ha detto Zuñiga a Ciudadano ADN Radio. “Sernageomin deve darsi una svegliata e fare un lavoro come si deve per chiarire le ragioni di quanto accaduto, e se sia un evento collegato alle attività di estrazione, o solo di origine naturale.”

Zuñiga ha sottolineato che non è la prima volta che Lundin Mining e le sue attività sono sottoposte a pubblico scrutinio. L’ente che regola l’ambiente in Cile ha denunciato Lundin Mining per aver abusato dei propri permessi operativi in un’altra miniera nel paese nel 2021.

Lundin Mining gestisce diverse miniere nel mondo, principalmente dedicate all’estrazione di rame, zinco, oro e nickel. Oltre alle operazioni condotte in Cile, lavora anche in Argentina, Brasile, Portogallo, Svezia e negli Stati Uniti, stando al sito