Foto del mondo selvaggio delle streghe dei boschi scandinavi

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Foto del mondo selvaggio delle streghe dei boschi scandinavi

Le immagini mistiche di Darby Lahger esprimono isolamento, tragedia, libertà ed evasione.

In un mondo che spesso sembra artificialesterile e incredibilmente complicato, la purezza dell'essere selvatici può diventare una seducente, nonché cruciale, via di fuga. Per chi non può lasciare fisicamente i confini concreti della vita moderna, gli autoritratti esoterici  e i rendering mistici di Darby Lahger ti porteranno nei luoghi più estremi della Svezia.

La provincia boscosa di Dalarna è diventata non solo la casa di Lahger ma anche il focus della sua fotografia e la via di fuga dalla sua esistenza caotica in America. Prima di conoscere suo marito, Johan "Shamaatae" Lahger, meravigliosa fondatrice del progetto black metal Arckanum nel 2007, descrive la sua vita come piena di turbamenti, abusi e lievi sintomi di autismo — esacerbato dalla convivenza con sua madre, malata di schizofrenia.

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Tutte le immagini courtesy dell'artista.

"Non abbiamo mai avuto una casa," racconta Lagher. "Vivevamo nelle macchine o in campeggio in montagna. La schizofrenia ha portato mia madre a unirsi alla Michigan Militia, era fondamentalista cattolica e pensava che la fine del mondo fosse vicina. Diceva che dovevamo prepararci perché Cristo stava tornando. Per me è stato un trauma psicologico sentir parlare di queste cose. Ero una bambina confusa."

Nei giorni più belli, spiega Lahger, la madre dipingeva e scriveva poesie, le insegnava le tradizioni della sua famiglia di nativi americani, come creare cesti impagliati e trattare la pelle. Questa radice culturale è stata anche fonte di ispirazione per i suoi tatuaggi, basati sulla cultura Ojibwe, che ha sempre suscitato la sua curiosità.

"Molte persone mi chiedono dei miei tatuaggi in faccia" ha detto Lahger a Creators. "Li ho fatti quando avevo 16 o 17 anni. Sono stati i primi tatuaggi che ho fatto in vita mia. Ero molto 'fanculo la società, fanculo lo stato', e volevo tirarmene fuori. Questi sentimenti mi hanno accompagnato per tutta la vita. Volevo una cultura ricca, profonda. Cercavo qualcosa di diverso. Per questo mi sono aggrappata a questi saperi ancestrali."

"Mi sono maledetta per questi tatuaggi," ammette. "Ma è la vita. A volte dimentico di averceli. L'apparenza non è più tra le mie priorità, devo pensare ai miei figli e a fare cose che mi facciano stare bene."

Lahger, che ha iniziato a parlare a cinque anni, dice che non sempre per lei è facile esprimersi a parole, quindi usa la fotografia, la musica, i video e le illustrazioni come veicolo per le sue emozioni. "Voglio solo creare qualcosa che trasmetta delle emozioni a qualcuno, da qualche parte. Giusto per poter dire 'hey, io sento questo, lo senti anche tu?'"

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Seguite Lahger su Instagram, se volete saperne di più.