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Questo rapper bresciano è entrato nella lista nera degli USA sul terrorismo

Noto nella scena rap locale col nome di MC Khalif, l'italo-marocchino era anche stato intervistato da MTV per un documentario sui giovani rapper di origine araba.
Grab da YouTube

Il 24enne italo-marocchino Anas el-Abboudi è stato inserito nella lista nera dei ricercati per terrorismo internazionale stilata dal governo americano.

Secondo quanto riportato dal Dipartimento di Stato, a partire dal settembre 2013 el-Abboudi starebbe combattendo in Siria tra le fila del sedicente Stato Islamico (IS).

Da un piccolo paese di montagna della provincia di Brescia, dove vive la famiglia, il ragazzo si sarebbe recato al fronte di Raqqa dopo un processo di radicalizzazione iniziato nel 2012.

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Prima di dedicarsi al jihad - come lui stesso aveva annunciato su Facebook - el-Abboudi era noto nella scena rap locale con il nome di MC Khalif. Il rapper era anche stato intervistato da MTV per un documentario dal titolo "Nel Ritmo di Allah".

MC Khalif appare al minuto 3,40

Abbandonata la carriera musicale, el-Abboudi avrebbe poi fondato tramite il suo blog la versione italiana di "Sharia4", un movimento islamista radicale vietato in diversi paesi europei. Per la sue presunte attività di proselitismo, è stato arrestato nel giugno del 2013 con l'accusa di "addestramento ad attività con finalità di terrorismo."

Secondo le indagini, el-Abboudi avrebbe progettato degli attentati a Brescia: tra gli obiettivi c'erano la stazione ferroviaria, la caserma dell'Esercito e un cavalcavia in centro città.

Dopo il fermo, il ragazzo era stato trasferito nel carcere di massima sicurezza di Rossano, in Calabria — spesso definito dalla stampa come la 'Guantanamo d'Italia'. Un paio di settimane più tardi il Tribunale del Riesame ha accolto la richiesta di scarcerazione per mancanza di forti indizi di colpevolezza.

Guarda anche: Questo video esclusivo mostra com'è combattere per lo Stato Islamico

Il nome di el-Abboudi è poi tornato sui giornali nel gennaio 2015, quando il ministero dell'Interno l'ha incluso nel primo censimento dei combattenti italiani andati in Siria.

Adesso la stessa misura è stato presa dal governo americano, secondo cui il 24enne sarebbe uno dei circa 50 foreign fighters di origini italiane che si sarebbero unito a gruppi terroristici in Siria.

Nei suoi confronti il Dipartimento di Stato ha emanato un Ordine Esecutivo 13224, un provvedimento voluto da George W. Bush dopo l'11 settembre che permette di imporre sanzioni finanziarie e impedire l'ingresso negli Stati Uniti.


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Immagine d'apertura: grab via YouTube