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Cos’è il Rivotril, il farmaco antiepilessia spacciato in Italia come droga da strada

Si pensa che il Rivotril, se associato all'alcol, abbia effetti simili all'eroina e possa essere letale: è facilmente reperibile, e si trova sempre più spesso per strada.
Foto via Wikimedia Commons

Nella giornata di ieri, lunedì 10 ottobre, la polizia di Catania ha ritrovato 22 pasticche di Rivotril nei calzini di un senzatetto di origini africane.

Nello stesso quartiere, San Berillo, a fine settembre è stato arrestato un altro cittadino africano, sorpreso a nascondere sotto una macchina 160 pillole dello stesso farmaco poco prima di essere raggiunto dalle forze dell'ordine.

Stesso quartiere, stessa sostanza: troppo per non insospettire gli inquirenti.

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La questura locale infatti teme che il Rivotril - uno psicofarmaco della categoria degli ansiolitici e degli antiepilettici - venga spacciato con regolarità nella zona, e consumato da clienti italiani ed extracomunitari — tanto che, come riporta la cronaca locale, due ospiti del Cara di Mineo sarebbero stati ritrovati in possesso di alcune pillole.

Ma cos'è il Rivotril? E perché un medicinale viene spacciato come droga di strada?

Si tratta di una normalissima benzodiazepina, come l'Alprazolam o il Diazepam: costa molto poco, è facilmente reperibile in farmacia, e viene prescritta senza grossi problemi dai medici generici. Associata all'alcol, però, la sostanza produce effetti ritenuti molti simili a quelli dell'eroina.

"La comprano quelli che l'eroina non possono permettersela, spesso insieme a un bel cartone di Tavernello," si legge sul sito specializzato Sostanze.info.

Se consumato in dosi corrette, infatti, gli effetti del farmaco sono blandi — o comunque agilmente gestibili. Ma è proprio l'associazione con l'alcol a renderlo quasi letale.

"È una follia," spiega Giovanna Crisafulli di Federfarma Catania a Meridionews, spiegando che misture del genere possono addirittura "portare alla soppressione del respiro," o al totale obnubilamento della coscienza per un periodo limitato.

Sempre su Sostanze.info - che segue il fenomeno dal 2011 - il coordinatore dell'unità di strada del Sert di Bologna Salvatore Giancane parlava di pazienti della zona che, in stato di totale incoscienza, avrebbero scippato anziani, o a compiuto altri atti di violenza e vandalismo, salvo poi ritrovarsi "in carcere il giorno dopo senza sapere perché."

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"Il problema delle benzodiazipine è sempre esistito," continua Giancane, ma mentre il reperimento di sostanze come Roipnol o Tavor è stato reso molto più difficoltoso di un tempo, allo stesso modo nuovi farmaci come il Ritrovil - e il loro consumo - non sono stati controllati a dovere: i Rivotril - per esempio - è esentato, prescritto "con una certa generosità dai medici di base, preso in farmacia a costo zero e spacciato per strada."

A Catania, tuttavia, gli inquirenti stanno seguendo altre piste: quella del mercato illegale, che collegherebbe la Sicilia a Malta e Napoli, da dove le pillole dovrebbero provenire prima di essere importate a San Berillo.

Leggi anche: Di cosa parliamo quando si parla di droghe dello stupro in Italia

Situato nel centro storico di Catania, San Berillo ospite larghe sacche di degrado nelle quali è facile imbattersi in strutture completamente sventrate, prostituzione e narcotraffico.

Pochi mesi fa VICE Magazine è stato in zona: qui trovate il reportage.


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