Agli All Leather piace sfottere il prossimo. L'aspetto electro-punk grinzoso—compreso il cantante dei Locust e Retox, Justin Pearson—ci dà un'immagine della band tanto quanto la loro bio online, definendo il genere a cui appartengono come "noioso." Il loro target è sempre stato l'EDM, e i beat festaioli da rave prepotente sono stati di fondamentale ispirazione per l'album del 2010, When I Grow Up, I Wanna Fuck Like A Girl. Ora che sono sulla via del ritorno dopo una pausa di due anni, sembrano aver deciso di lasciarsi alle spalle le vecchie influenze cretine e abbracciare un immaginario ben più distopico.Tutto ciò è molto chiaro nel loro nuovo manufatto da sette pollici. Il lato A, "An Insufficient Apology", è una mitragliata di synth striduli e molesti, uniti a beat che pugnalano come il taglierino lercio di un detenuto incazzoso. C'è da dire che Pearson ha conferito sufficiente stile ai propri strilli, almeno da rendere la traccia un minimo catchy, tuttavia la natura del video in bianco e nero ci riporta al giusto livello di malsanità, ed è giusto così. Diretto da Dennis Bersales, ritrae un giovane uomo nelle Filippine mentre vuole bene a una tarantola e fuma crystal meth, in totale pace. Il video è stato girato in una meth house di tutto rispetto e il protagonista è un ex tossico davvero. Tra questo e la pagliacciata provocatoria del video di "Mystery Meat", non potrebbe esserci abisso più grande.Il sette pollici e il formato digitale di "An Insufficient Apology" esce oggi per Three One G, etichetta di Pearson; il lato B è una cover funebre del canto di guerra "Luang Prabang" di Dave Van Ronk, risalente alla guerra del Vietnam. Il video di "An Insufficient Apology" è qua sopra. Compra il disco qui.