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La polizia italiana ha arrestato uno scafista grazie a un selfie, e non è la prima volta

L'immagine ritrae l'uomo sorridente, con un telefono satellitare in mano e le dita alzate in segno di vittoria. Sullo sfondo si vedono numerosi migranti a bordo del barcone.
Foto via Guardia di Finanza

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La polizia italiana ha arrestato un presunto scafista, dopo averlo identificato grazie a un selfie scattato a bordo di un barcone pieno di migranti.

Si è tradito da solo il 22enne marocchino Mohamed Ginechi, uno dei tre presunti trafficanti fermati ieri a Catania subito dopo l'approdo di un gommone con a bordo 118 migranti. A riportare la notizia è l'Ansa.

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L'immagine ritrae Ginechi sorridente, con un telefono satellitare in mano e le dita alzate in segno di vittoria. Sullo sfondo si vedono decine di migranti a bordo del barcone, poi soccorso nel Canale di Sicilia.

[Foto via Guardia di Finanza/Polizia di Stato/Ansa]

Secondo l'accusa il 22enne e i suoi due complici, Mamodou Bah, della Guinea, e Arona Sky, del Gambia, sarebbero i tre componenti dell'equipaggio.

Non è la prima volta che dei presunti scafisti vengono 'incastrati' da un selfie. Nell'agosto 2014 sette egiziani, che avevano commesso lo stesso errore, erano stati fermati a Ragusa con l'accusa di aver organizzato il trasporto di 442 migranti.

I sette avevano scattato una foto sulla plancia di un vecchio yacht, usato per il traffico di esseri umani, mentre festeggiavano mostrando i soldi ottenuti dai passeggeri.


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