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Serbia

Una dottoressa serba vuole cambiare sesso per combattere la legge sull'età pensionabile

La 64enne Mirjana Stanojcic ha annunciato la propria volontà di cambiare sesso dopo che l'ospedale per il quale lavorava le ha chiesto di lasciare il lavoro.
Foto via epSos.de/flickr

Una dottoressa serba ha deciso di cambiare sesso per protestare contro una nuova legge che la obbliga ad andare in pensione cinque anni prima dei colleghi uomini.

In Serbia l'età pensionabile è di 60 anni per le donne e 65 per gli uomini. In passato, i lavoratori di entrambi i sessi potevano continuare a lavorare dopo aver passato l'età di pensionamento, ma una nuova legge approvata a luglio costringe tutti i dipendenti pubblici di sesso femminile ad andare in pensione al compimento del 60esimo anno di età. Per gli uomini, invece, rimane in vigore il limite dei 65 anni.

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La 64enne Mirjana Stanojcic ha annunciato la propria volontà di cambiare sesso la settimana scorsa, dopo che l'ospedale della cittadina di Gornji Milanovac, dove lavora, le ha chiesto di lasciare il lavoro questo mese, quando la nuova normativa entrerà in vigore.

"Un mio collega maschio ha la mia stessa età, e mentre a me è stato detto di andare in pensione lui può continuare a lavorare," ha dichiarato Stanojcic a AFP. "Ho deciso di diventare un uomo in modo da poter continuare a lavorare rispettando la legge."

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Il chirurgo Dusan Stanojevic, uno specialista dei cambiamenti di sesso molto conosciuto in Serbia, si è offerto di eseguire l'operazione gratuitamente.

Dal 2012, in Serbia la riassegnazione chirurgica di genere è sovvenzionata dallo stato. L'assicurazione sanitaria nazionale, però, non copre i costi della terapia ormonale e di alcune procedure, come la mastoplastica. Nel 2012 la corte costituzionale serba ha stabilito che chi si sottopone all'operazione chirurgica ha diritto a modificare il proprio stato legale per riflettere il cambio di sesso.

A causa dell'interesse mediatico scatenato in Serbia dalla decisione di Stanojcic, la corte costituzionale ha sospeso l'implementazione della nuova legge in attesa di un giudizio finale.

"Non so quale sarà la decisione finale della corte, quindi non mi fermerò qui," ha dichiarato la dottoressa a AFP.

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Il procedura di riassegnazione chirurgica è molto lunga in Serbia, e Stanojcic riuscirebbe a portarla a termine non prima di aver compiuto 65 anni. Nel 2012 un articolo del sito di news Balkan Insight ha evidenziato il fatto che i candidati per l'operazione devono sottoporsi a una valutazione psichiatrica di un anno e sostenere sei mesi di terapia ormonale in vista dell'operazione chirurgica.

Nel 2012 il New York Times ha descritto la Serbia come un "centro nevralgico" per l'industria del cambiamento di genere, rivelando che pazienti stranieri si riversavano nelle cliniche del paese per approfittare dei loro bassi costi.

Ma, a dispetto della reputazione affibbiata alla Serbia, nel paese la comunità transgender rimane ai margini della società. A detta del gruppo di attivisti serbo Gayten-LGBT, i transessuali serbi sono ancora costretti a fare i conti con "problemi e sfide numerose ogni giorno."

In una dichiarazione inviata a VICE News mercoledì, Gayten-LGBT ha criticato la decisione di Stanojcic. Il gruppo teme che in questo modo una procedura "molto faticosa, lunga e complessa" possa essere banalizzata.

"Per i transessuali, modificare il proprio corpo in base alla propria identità di genere è una necessità basilare," si legge nel comunicato.

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Gayten-LGBT ha anche evidenziato come molte persone in Serbia non possano ancora permettersi di sostenere l'operazione per motivi economici, e ha quindi invitato Stanojevic ad allargare l'offerta di eseguire l'operazione gratuitamente a "tutti i transessuali della Serbia."

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Circa il 10 per cento dei 7,2 milioni di abitanti della Serbia sono dipendenti pubblici. L'anno scorso il paese ha accettato un prestito di 1,2 miliardi di euro dal Fondo Monetario Internazionale. In cambio il governo serbo ha promesso di introdurre una serie di riforme e di tagliare il numero di dipendenti pubblici del 15 per cento entro il 2017.

Un'altra legge approvata l'anno scorso intende alzare a 65 anni l'età pensionabile per le donne entro il 2032. Ma sedici anni saranno un po' troppi, per Stanojcic.

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Foto: Medical Drugs for Pharmacy Health Shop of Medicine via epSos .de/flickr

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