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Italia

Cosa sappiamo sugli sgomberi dei centri sociali a Bologna

Martedì 8 agosto sono partite le operazioni di sgombero del centro sociale Làbas e del Laboratorio Crash. Ci sarebbero stati degli scontri.
Foto: Làbas/Facebook

La mattina di martedì 8 agosto, a Bologna, attorno alle 7 sono iniziate le operazioni di polizia per sgomberare il centro sociale Làbas di via Orfeo.

Sulla struttura, un'ex caserma occupata dal 2012 e di proprietà della Cassa Depositi e Prestiti, pendeva un decreto di sequestro emesso già nel 2015.

In questi anni, tuttavia, il collettivo Làbas si era distinto per un lavoro di riqualificazione molto apprezzato dai residenti del quartiere, creando all'interno della struttura un dormitorio per migranti e senzatetto, dei laboratori creativi, un corso d'italiano e un mercato biologico.

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Lo sgombero del Làbas appariva abbastanza imminente già dalla sera prima.

Sulla pagina Facebook, il collettivo aveva infatti lanciato un allarme con uno status in cui si invitava coloro che "vogliono una Bologna migliore" a difendere il centro e presentarsi attorno alle 5.30 per presidiarlo.

Prima delle 8 del giorno dopo, infatti, le forze dell'ordine hanno effettivamente circondato la struttura in assetto antisommossa, cercando di forzare il cordone umano composto da una cinquantina di persone, e posizionato a difesa dell'ingresso, prima trascinandone via i componenti, poi usando la forza.

È a quel punto che, secondo vari report, sarebbero partiti i primi scontri che avrebbero portato a manganellate della polizia, lanci di fumogeni e scoppi di petardi.

Dopo alcuni minuti, tuttavia, le forze dell'ordine sarebbero riuscite a entrare nella struttura, al cui interno sarebbero state date alle fiamme delle balle di fieno, imponendo l'intervento dei vigili del fuoco.

Bologna la rossa è morta.#Labas
— Geacomesempre (@Segnoditerra) August 8, 2017

In quelle stesse ore, nel frattempo, in un'altra zona della città è stato sgomberato anche il centro sociale Laboratorio Crash di via della Cooperazione.

Il Crash era già stato posto sotto avviso di sfratto nel 2016, dopo che la proprietà del capannone—occupato dal 2009—aveva inviato un'intimazione di rilascio dell'immobile.

Al momento dello sgombero, secondo diverse fonti, dentro il laboratorio non era stato però trovato nessuno.


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Foto tratta dalla pagina Facebook ufficiale del Làbas