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Una 'airpocalypse' sta costringendo gli abitanti di Pechino a non uscire di casa

I livelli di inquinamento a Pechino e Nuova Delhi si sono nuovamente innalzati; il tutto mentre, a Parigi, diplomatici di tutto il mondo si stanno riunendo per trovare una soluzione all'emergenza ambientale globale.
Foto di How Hwee Young

Mentre a Parigi prende il via il summit dell'ONU sul clima, Pechino e Nuova Delhi - capitali di due stati che figurano tra i maggiori produttori mondiali di CO2 - sono avvolte da uno smog soffocante.

Nella città-simbolo della Cina, paese più popolato al mondo e principale produttore dei composti di carbone che causano il riscaldamento globale, la sezione locale di Greenpeace ha definito la forte foschia che aleggia sul centro urbano come "il peggior inquinamento dell'anno."

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"Le autorità hanno emesso un allarme arancione e consigliato agli abitanti di rimanere al chiuso," ha scritto l'organizzazione sulla sua pagina Facebook, aggiungendo ironicamente #coalisamazing (il carbone è fantastico) — un hashtag lanciato originariamente dall'industria australiana del carbone per promuovere il combustibile.

WOW: these photos of Beijing were taken within a day of each other https://t.co/aVkQO25lDN #CoalCap #EndCoal pic.twitter.com/HJqrsIEmdj

— Greenpeace East Asia (@GreenpeaceEAsia) November 30, 2015

Ieri le polveri sottili a Pechino hanno raggiunto i 500 microgrammi per metro cubo, un risultato che va ben oltre gli standard di sicurezza vigenti in America e in Europa. In India, al secondo posto per numero di abitanti e al terzo per emissioni, i rilevatori dell'Ambasciata degli Stati Uniti a Nuova Delhi hanno registrato livelli di inquinamento superiori a 400 — un forte indice di rischio.

Lo smog a Pechino ha raggiunto i livelli peggiori dell'anno. (Foro di Rolex Dela Pena/EPA)

A Pechino, i tralicci della corrente elettrica sono coperti da una fitta nebbia. (Foto di How Hwee Young/EPA)

Entrambi i paesi fanno affidamento sul carbone per il loro fabbisogno energetico, e l'assenza di vento ha fatto sì che il fumo rimanesse sospeso sopra le due capitali. La dipendenza dal carbone sta inoltre complicando le trattative di Parigi, dove i leader dei due paesi stanno partecipando al vertice sul clima.

La Cina si è prefissata degli obiettivi ambiziosi per ridurre le emissioni nel prossimo decennio: il Partito Comunista ha promesso di contrastare gli enormi problemi ambientali causati dal feroce sviluppo industriale del paese.

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Anche l'India ha promesso di aumentare il proprio impegno per l'introduzione di energie rinnovabili. I suoi leader, tuttavia, sostengono che il paese dovrà dipendere ancora dai combustibili fossili per svilupparsi.

"Solo perché la tecnologia esiste non vuol dire che essa sia economica e accessibile," ha scritto sul Financial Times il Primo Ministro Narendra Modi.

This is how bad the pollution is right now in Noida. Standing right in front of my home & can't even see it. pic.twitter.com/JFQjm2FhKe

— Rezaul Hasan Laskar (@Rezhasan) November 29, 2015

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