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Le violenze della polizia francese su un ragazzo stanno scatenando rivolte nelle banlieue

Cosa sta succedendo a Parigi, dove un 22enne sta accusando la polizia di averlo stuprato scatenando la rabbia del quartiere.
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Lo scorso giovedì, mentre si trovava per le strade del sobborgo parigino di Aulnay-sous-Bois, il 22enne incensurato Theo è stato coinvolto in un'operazione antidroga alla quale doveva essere del tutto estraneo

Come si legge nella trascrizione delle registrazioni diffuse dal suo avvocato, il ragazzo sarebbe stato insultato ("negro"), seviziato con un manganello ("L'ho visto con un manganello in mano: me l'ha messo nelle chiappe, me l'ha messo lì apposta") e picchiato.

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A quel punto sarebbe stato caricato in macchina, e dal commissariato si sarebbe poi ritrovato in ospedale, dove è stato operato d'urgenza per ferite nel tratto finale dell'intestino e dove è ancora ricoverato con una prognosi di 60 giorni.

Il video dell'aggressione

Theo ha denunciato i quattro agenti di polizia protagonisti dell'accaduto, che intanto sono stati tutti sospesi: uno è accusato di stupro—che nega—, gli altri tre di violenza aggravata.

Il caso di Theo non ha riguardato soltanto le persone direttamente coinvolte. Da sabato notte, infatti, tutte le sere centinaia di persone si riversano per le strade del sobborgo parigino.

— Sam Smith (@SamSmithJRI)7 febbraio 2017

In particolare, lunedì scorso la polizia è dovuta intervenire nel complesso abitativo chiamato "3,000"—già scenario di violente contestazioni nelle serate precedenti—per placare proteste che avevano provocato danni generici e la distruzione di diverse auto.

Il bilancio è di 26 persone arrestate, 11 delle quali minorenni: una fonte della polizia avrebbe dichiarato all'AFT che è stato necessario sparare dei colpi in aria per riportare la calma.

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In questo periodo il paese è nel pieno della campagna elettorale per le prossime presidenziali, e nella giornata di ieri—martedì 7—la politica ha deciso di intervenire direttamente sulla faccenda.

Il presidente della Repubblica, Francois Hollande, ha fatto visita a Theo e alla sua famiglia nell'ospedale dove il ragazzo è ricoverato, da dove ha definito il comportamento di Theo "esemplare", e assicurato che "la giustizia andrà fino in fondo."

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Théo a réagi avec dignité et responsabilité. La justice a été saisie, il faut lui faire confiance. Elle ira jusqu'au bout. — François Hollande (@fhollande)7 febbraio 2017

Durante l'incontro, in un filmato rilasciato al Le Parisien, Theo ha lanciato un appello agli abitanti del posto: "Ragazzi, fermate la guerra, dobbiamo restare uniti."

Sul fronte opposto, Marine Le Pen ha colto l'occasione per esprimere la sua vicinanza alle forze di polizia, dicendo di basarsi sul "principio" secondo cui la polizia va difesa sempre, a meno che non abbia commesso un reato.

'Nos forces de l'ordre, souvent lâchées par leur hiérarchie, réclament des locaux dignes, et un réarmement moral comme matériel !' — Marine Le Pen (@MLP_officiel)7 febbraio 2017

Nonostante l'invito alla calma di Theo, ieri notte, per il quarto giorno di fila, gli incidenti sono continuati—portando nuovamente a cassonetti e auto incendiate, e a 17 fermi.


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