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Attualità

Non c'è un granché da ridere sullo sbrocco Facebook dell'INPS

Un impiegato dell'INPS che perde la pazienza a causa delle domande riguardo al Reddito di Cittadinanza non è un eroe dell'internet.
Niccolò Carradori
Florence, IT
inps
Grab via Facebook.

Secondo le prime stime dell'INPS, le richieste per ottenere il Reddito di Cittadinanza sono state meno del previsto: circa 800.000 domande a fronte di una previsione dal governo di 1.300.000. Una domanda su quattro, inoltre, è stata respinta.

Nella giornata del 15 aprile, comunque, l'INPS ha ha inviato a Poste Italiane i flussi informativi per le prime 487.667 istanze accolte, e ieri gli utenti la cui istanza è stata accolta sono stati avvertiti via mail o messaggio di testo. Poche ore dopo, sulla pagina Facebook di INPS per la Famiglia—organo di INPS che si occupa delle varie prestazioni a favore della famiglia—è stato pubblicato un post in cui si informavano gli utenti che all'interno del messaggio ricevuto era presente il codice attraverso cui collegarsi ai servizi online e poter consultare l'importo del RdC a cui avevano diritto.

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Come era ovvio, il post è stato assalito dai commenti e si è creato il panico. Domande sull'effettiva completezza dell'importo, domande sulle motivazioni di rigetto, domande sul perché era stata confermata una certa cifra invece di un'altra, e anche domande su come consultare effettivamente il proprio profilo sul sito di INPS perché le indicazioni non erano state comprese. Oltre ai commenti degli utenti che cercavano risposte, poi, c'erano anche quelli di coloro che volevano deriderli. In pochi minuti, in pratica, i gestori della pagina si sono trovati a dover sia rispondere a una serie infinita di domande, sia a cercare di placare i thread che si creavano nei commenti, chiedendo agli utenti di non rispondere agli altri. È andata a finire in modo piuttosto ridicolo e penoso.

I gestori della pagina hanno infatti cominciato a rispondere in malo modo, spesso con tono di sufficienza e fastidio. Dopo aver rimbeccato una utente sulle operazioni che avrebbe dovuto fare per consultare l'importo ottenuto, visto che non riusciva a capire come fare, il social media manager di INPS per la Famiglia le ha chiesto se fosse troppo impegnata a farsi i selfie per richiedere il codice di accesso. Calcando anche la mano al commento successivo: "Se usa FACEBOOK e si fa i selfie con le orecchie da coniglio sa anche richiedere un PIN." E così è successo anche ad altri utenti. Tanto che in poche ore il post è diventato virale, perché "il social media manager dell'INPS sta blastando quelli che chiedono il reddito," e i commentatori della pagina sono i nuovi eroi dell'internet.

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Ora: era chiaro a tutti quelli con un mimino di coscienza che i primi intoppi sulla questione RdC, e le consecutive domande avrebbero innescato il meccanismo di chi vuole "blastare la gente". Potremmo discutere per ore sull'opportunità di deridere chi fa domanda per il RdC perché è in difficoltà ed è ingenuo, ma non è questo il punto: purtroppo internet funziona così e c'è poco da farci.

Che lo faccia un dipendente dell'INPS, però, è un'altra storia: sei un impiegato dello Stato, non il gestore di una pagina di meme, e non puoi sbroccare semplicemente perché le domande ti esasperano. Dovresti aver preventivato che le cose non solo potevano andare così, ma che sarebbero sicuramente andate così. Significa che non sai mantenere il controllo mentre fai il tuo lavoro, e anche se alcuni commenti possono esser divertenti, non c'è comunque molto da ridere. Infatti la pagina INPS questa mattina si è scusata per l'accaduto.

I commenti sotto al post dell'INPS per la Famiglia avrebbero invece dovuto far riflettere su quanto la questione si stia rivelando fumosa e pericolante: persone che commentano dicendo di essere madri single con figli a carico e di essersi viste approvare cifre ridicole per le promesse fatte (alcuni utenti addirittura 40 euro), altre che non si capacitano di come, nelle loro condizioni, gli sia stato negato il diritto a percepirlo. Il malcontento che traspare da questi commenti è quasi totale: siamo arrivati al nocciolo della vera natura del RdC, ora che le prime istanze vengono accettate e trasformate in cifre. E il fatto che un social media manager della pagina dell'INPS prenda per il culo questa gente, non dovrebbe far sentir meglio nessuno.

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