In India i filmati degli stupri di gruppo vengono venduti per meno di un euro

I video di alcuni stupri di gruppo sono stati messi in vendita in uno stato dell'India del nord.

A dirlo sono le autorità locali secondo cui gli stupratori starebbero usando i filmati girati con il cellulare per obbligare le vittime a stare in silenzio.

Il Times of India ha riportato la notizia delle registrazioni vendute per meno di un euro a Uttar Pradesh, la regione investita dalla recente ondata di stupri che hanno portato alle richieste di dimissioni del primo ministro.

Secondo il giornale, i video vengono venduti sottobanco a persone che arrivano su "raccomandazione" di un cliente, oltre che attraverso i social media. Le riprese variano in lunghezza, da 30 secondi fino a cinque minuti.

"Il porno è superato. Questi video sono quello che va ora," ha detto al Times of India un negoziante di Agra, casa del Taj Mahal. La polizia sospetta che i video siano utilizzati come forma di ricatto, per evitare che le vittime denuncino i crimini, o per costringerle a subire nuove violenze.

Il grave problema dell'India con la violenza sessuale è sotto i riflettori internazionali dal 2012, quando un gruppo di uomini stuprarono e uccisero una donna su un autobus di Delhi.

L'incidente provocò proteste di massa, costringendo il governo a rispondere con pene più severe. I recidivi di stupro possono essere condannati a morte, ed è stato istituito un reato per i casi di stalking.

Uttar Pradesh è tra gli stati più pericolosi in India per le donne. Nel 2014, secondo le statistiche ufficiali, lì ci sono state 337.922 segnalazioni di violenza contro le donne, un aumento del 9 per cento rispetto all'anno precedente.

La settimana scorsa, una donna e la figlia di 14 anni sono state prelevate dal loro veicolo sotto minaccia di una pistola e violentate per ore, secondo quanto riferito da Reuters.

E questa settimana, stando a quanto riporta l'Indian Express, lo stupro di gruppo di un'altra donna è stato registrato con un telefono cellulare. #LawlessUP è diventato trending topic su Twitter, mentre si alzano a gran voce le richieste di dimissioni del primo ministro dello stato, Akhilesh Yadav.

Giovedì, come riporta l'International Business Times, nove uomini sono stati arrestati con l'accusa di aver scaricato e venduto i video.

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Reuters ha contribuito alla stesura dell'articolo.