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Il 'messaggio agli americani' pubblicato su Facebook dal papà dell'attentatore di Orlando

L'uomo ha pubblicato su Facebook un video di tre minuti in cui afferma che l'attentatore di Orlando è suo figlio, ne riconosce la colpevolezza e si scusa con gli americani.

Nelle prime ore del mattino di domenica 13 giugno Omar Mateen, 29enne americano, ha aperto il fuoco in una discoteca LGBT di Orlando, Florida. L'uomo ha ucciso 49 persone, ferendone 53. La sparatoria è la più grave nella storia degli Stati Uniti.

Poche ore fa Mir Seddique Mateen, il padre dell'attentatore di Orlando Omar, ha pubblicato su Facebook un video di tre minuti in cui afferma che l'attentatore di Orlando è suo figlio, ne riconosce la colpevolezza e si scusa con gli americani.

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"Miei compatrioti, vi sto per dare una notizia molto triste sulla morte di mio figlio negli Stati Uniti. Non so come [sia potuto accadere], mio figlio Omar Mateen era davvero un bravo ragazzo, una persona educata, aveva un figlio e una moglie, viveva una vita dignitosa e rispettava i suoi genitori," dice il padre.

"Non so che cosa lo abbia portato a compiere questa azione, lui lavorava in un'impresa e l'impresa gli ha fornito una pistola. Non conosco le ragioni di tutto ciò, e non sapevo che provasse un tale odio, né che fosse andato in quel locale gay e che avesse ucciso 50 persone. Mi spiace moltissimo, e ho espresso il mio dolore a tutti gli americani, soprattutto perché è accaduto nel sacro mese del Ramadan."

Secondo Seddique, "è a Dio che spetta la punizione dell'omosessualità, sta a lui decidere al riguardo, non agli uomini. Ciò che lui [Omar Mateen] ha fatto mi ha scioccato, volevo che lo sapeste. Chiedo a Dio di aiutare e di guidare tutti i giovani verso il vero cammino dell'Islam, volevo che lo sapeste."

Il messaggio di Seddique, poi, si fa più politico: "Anche il governo islamico rivoluzionario provvisorio dell'Afghanistan appoggia l'esercito afgano e le forze di sicurezza nazionali nella loro lotta contro i servizi segreti pakistani (ISI) a Torkham." Secondo il padre dell'attentatore, come dichiarato da lui stesso in altri video, il servizio di intelligence sarebbe "padre e creatore del terrorismo nel mondo."

Da qui in avanti, il messaggio dell'uomo si trasforma in un comizio dai toni accusatori a tratti, deliranti. "Spero che i pakistani comprendano le proprie responsabilità, stiamo mostrando a tutti i media internazionali ciò che il Pakistan ha fatto e che cosa sta facendo, perché il Pakistan è responsabile di tutti i malesseri dell'Afghanistan ed è il Pakistan a supportare il terrorismo. E infine, voglio augurare lunga vita alla nazione rivoluzionaria dell'Afghanistan, abbasso il Pakistan. Grazie."

Ieri, a NBC News, Mir Seddique aveva raccontato un recente aneddoto: pochi mesi fa, il figlio si sarebbe arrabbiato dopo avere visto due uomini baciarsi a Miami. "Ci scusiamo per quanto accaduto, non eravamo a conoscenza della sue azioni. Siamo scioccati come l'intera nazione. Tutto ciò non ha niente a che fare con la religione."


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