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I timori per gli effetti del wi-fi sulla gravidanza non hanno motivo di esistere

Un'azienda cinese di router ha inserito in un proprio prodotto l'opzione "gravidanza" per la rete wi-fi, scatenando il panico in giro per il mondo.

Questo articolo è parte di una partnership fra MedPage Today e VICE News.

Le onde del wi-fi hanno conseguenze sul feto durante la gravidanza? Secondo quanto sostiene la maggior parte degli esperti, la scienza non è in grado di provarlo. Tuttavia questo non ha frenato un'azienda cinese dall'inserire una impostazione "gravidanza" al suo ultimo modello di router.

La compagnia Qihoo 360 ha spiegato a VICE News che il router è uno dei suoi prodotti di punta, e che la sua ultima versione include un setting specifico per le donne incinte. La ditta concorrente Xiao Mi, invece, ha replicato attraverso i social media che il wi-fi è sicuro è che la novità introdotta da Qihoo 360 non è altro che un'idea di marketing.

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La portavoce di Qihoo 360, Liang Yu, ha negato a VICE News ogni strategia commerciale basata sulla paura, specificando che anche le impostazioni di wi-fi più potenti sono sicure per le donne incinte. Quando le abbiamo chiesto quanta esattamente fosse la differenza in hertz tra le diverse frequenze di wi-fi, non ha risposto immediatamente.

"Non diciamo alle donne di avere paura. Non diciamo loro che è malsano o insicuro utilizzare le onde wi-fi," ha spiegato. "Non abbiamo detto nulla a riguardo, nemmeno una parola. Semplicemente, offriamo più scelta ai nostri clienti."

La portavoce ha poi raccontato un aneddoto, divenuto virale in Cina, secondo cui un uomo in procinto di diventare padre avrebbe girato porta a porta dai vicini di casa per chiedere loro di spegnere il wi-fi, temendo per la moglie incinta.

"A volte le persone hanno questi comportamenti. Noi vogliamo fornire agli utenti ampia scelta," ha aggiunto Yu. "Non diremo mai che è pericoloso."

Ma questi timori non si fermano alla sola Cina. Secondo The BabySafe Project, un'iniziativa congiunta tra due organizzazioni no-profit - Grassroots Environmental Education ed Environmental Health Trust - le donne dovrebbero cercare di ridurre il contatto con le onde wireless evitando di portare con sé il proprio telefono e scongiurando "un'esposizione prolungata e diretta" ai router wi-fi.

"Non possiamo - nessuno può - dimostrare che un tipo di esposizione porti ad uno specifico effetto. Questo però non significa che la minaccia non sia reale," spiega a VICE News Doug Wood, direttore di Grassroots Environmental Education e portavoce di The BabySafe Project. "Se ci sono alternative e cose che possiamo fare per proteggere i nostri neonati, perché non metterle in pratica?"

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In ogni caso, l'American Congress of Obstetricians and Gynecologists (ACOG), che conta 58,000 membri ed è la più grande organizzazione americana di scienziati specializzati nella salute della donna, sostiene che non esista una prova a supporto del rischio connesso tra esposizione al wi-fi e sviluppo dei feti.

Wood ha risposto con una battuta, sostenendo che l'ACOG è meno preoccupata della maggior parte delle donne.

Il dottor Kenneth Spaeth, che dirige il Centro di Medicina Lavorativa e Ambientale dell'ospedale della North Shore University a Manhasset (New York), sostiene che la maggior parte delle paure tra le donne incinte non sono suffragati da studi scientifici. Al contrario, si basano sulla paura che la nostra società stia abbracciando rapidamente una nuova tecnologia senza soppesarne i rischi, come un tempo l'amianto venne accolto come un prodotto miracoloso prima che i suoi effetti cancerogeni venissero alla luce.

Benché gli effetti del wi-fi su un feto in fase di sviluppo siano meritevoli di uno studio, Spaeth ha ricordato come non esistano prove concrete tali da giustificare qualsivoglia paura.

"Lo scarso numero di studi che hanno cercato di fare luce sulla questione non hanno dimostrato alcun effetto clinico," ha spiegato. "Da una prospettiva epidemiologica, manca ancora una prova certa."

Tra coloro che lavorano nelle telecomunicazioni, secondo Spaeth, alcune prove dimostrano che stazionare accanto a trasmettitori ad alta intensità può portare effetti collaterali, ma "per una persona normale che vive in un ambiente casalingo medio, non c'è mai stato un rischio chiaro o accertato per la salute."

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Una rapida ricerca sui forum di BabyCenter, frequentati da genitori e futuri genitori, rivela discussioni intitolate "Gli effetti del wi-fi sulla gravidanza?", "Il wi-fi ha effetti negativi sulla gravidanza!?" e "wi-fi dannoso???". Alcuni di questi thread sono creati da donne incinte che - spiegano - hanno paura di tenere i propri telefoni vicino alla pancia, e che sono arrivate a chiedere ad altre madri se condividono la preoccupazione o se invece la ritengano una paranoia. Altre discussioni sono state aperte dai parenti di queste donne, convinti che esista un rischio concreto.

L'organizzazione americana degli specialisti della teratologia [Organization of Teratology Information Specialists], che studia le anomalie morfologiche del corpo umano e gestisce una linea di assistenza telefonica gratuita per donne incinte - MotherToBaby - che hanno domande su medicine, vaccini e altre esposizioni con rischi potenziali, incoraggia le donne a non preoccuparsi per il wi-fi o a modificare le proprie abitudini per questa ragione.

"Stando a quello che sappiamo ad oggi, la quantità di radiazioni e di campo elettromagnetico che assorbiamo è estremamente piccola, specialmente se non siamo seduti esattamente di fianco a un router o sopra di esso," spiega l'infermiera Alfred Romeo, specialista di teratologia per MotherToBaby. Romeo afferma di non avere mai ricevuto una telefonata da donne preoccupate per gli effetti del wi-fi. "Non dovrebbe essere proprio un problema."

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Il BabySafe Project, di cui fa parte anche l'ecologista Devra Lee Davis, cita sul proprio sito soprattutto studi che non sono ancora stati effettuati sugli umani. Tra questi studi ce n'è uno su 33 esemplari femmina di topo, che sono stati esposti continuativamente durante i 17 giorni della gestazione e la cui progenie ha mostrato sintomi peculiari, simili a quelli riscontrati nei pazienti effetti da sindrome da deficit di attenzione e iperattività.

"Si tratta soltanto di sfilare il telefono dalle tasche e tenerlo lontano dal bambino. Chi stiamo spaventando? Credo sia una cosa molto semplice da fare," spiega Wood. "Non stiamo dicendo alle persone di buttare i propri telefoni. Non li stiamo spingendo a tornare al medioevo."

Segui VICE News Italia su Twitter e su FacebookLa producer di VICE News Iris XU ha contribuito a questo articolo.

Foto via Flickr