Mancano poco più di due settimane al voto, e stando agli ultimi sondaggi la coalizione di destra—formata da Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati—è destinata a vincere le elezioni con più del 46 percento dei voti.
Pubblicità
Secondo alcune proiezioni, inoltre, la vittoria potrebbe essere davvero a valanga. Grazie alla legge elettorale (il cosiddetto “Rosatellum”) e il taglio dei parlamentari (approvato dal Parlamento e confermato da un referendum), la destra potrebbe conquistare due terzi dei seggi alla Camera e al Senato.Con una simile maggioranza si può fare quasi tutto senza incontrare resistenze—dal riformare la Costituzione senza passare per un referendum confermativo, cosa che Fratelli d’Italia vorrebbe fare per introdurre il presidenzialismo, fino a nominare buona parte del Consiglio superiore della magistratura (Csm).
Comunque vada, il prossimo governo si troverà di fronte a una situazione interna e internazionale molto complicata, segnata dall’inflazione, dalla crisi energetica, dal caro bollette, dalla guerra in Ucraina, dalla pandemia di Covid-19 e tanti altri dossier spinosi.Ma come intendono affrontare questi problemi i vari partiti della coalizione di destra? Qual è la loro idea dell’Italia? E cosa dice il loro programma?Della parte relativa a Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia mi ero già occupato qualche settimana fa; qui di seguito invece ho raccolto e analizzato otto proposte chiave, basandomi sui testi ufficiali della forze politiche di destra, nonché sulle dichiarazioni pubbliche dei vari leader.
Pubblicità
Reddito di cittadinanza
Pubblicità
Flat tax
Il secondo è il costo di una simile misura: la flat tax della Lega, ad esempio, priverebbe le casse dello Stato di circa 60 miliardi di euro all’anno—una cifra spropositata.Il terzo, infine, è la diseguaglianza insita nella flat tax: come ha calcolato il sito economico Lavoce.info, a beneficiare del risparmio di imposta sarebbe soprattutto chi è già ricco.
Pubblicità
Caro bollette e crisi energetica
Pubblicità
Il terzo, infine, è quello di lungo periodo: riguarda le trivellazioni per estrarre gas naturale (un tema molto controverso, sui cui sia Salvini e Meloni hanno fatto innumerevoli capovolte) e l’energia nucleare.Nel programma della coalizione si spinge per la “creazione di impianti di ultima generazione senza veti e preconcetti, valutando anche il ricorso al nucleare pulito e sicuro.” Matteo Salvini, che è uno dei maggiori sponsor del nucleare italiano, lo scorso giugno ha proposto di costruire una centrale nucleare di “nuova generazione” nel quartiere Baggio a Milano.L’invasione russa dell’Ucraina, come si sa, è strettamente legata alla crisi energetica ed economica; ma è pure il tema su cui la destra appare decisamente divisa.Giorgia Meloni, che in un passato non troppo lontano era una grande fan di Putin, ha ribadito più volte che la linea di un suo eventuale governo non cambierebbe da quella di Mario Draghi: proseguirebbe dunque nel sostegno all’invio di armi e alle sanzioni contro la Russia.Diversa invece è la posizione di Matteo Salvini, che nelle ultime settimane si è schierato con una certa foga contro le sanzioni: a suo dire sarebbero sostanzialmente inutili e controproducenti. Al forum di Cernobbio—tenutosi lo scorso weekend—il leader della Lega ha fatto una tirata di nove minuti contro le sanzioni proprio di fianco a Meloni, che in tutta risposta si è messa le mani tra i capelli.
Guerra in Ucraina
Pubblicità
Infine, c’è Silvio Berlusconi. Oltre a essere un amico storico di Putin, anche l’ex premier ha rivisto le sue posizioni: in un recente intervento ha detto che il presidente russo è stato costretto a invadere perché costretto “dalla sua gente” e dai comunisti (sul serio).
Leva militare obbligatoria
Pubblicità
La Lega ovviamente ha inserito il servizio militare obbligatorio nel suo programma, ma in quello comune del centrodestra non c’è—dopotutto, la leva era stata sospesa dall’allora governo Berlusconi; lo stesso leader di Forza Italia ha rivendicato la decisione, che “ha regalato un anno di libertà” ai giovani per “lavorare o studiare.”La proposta non è vista di buon occhio nemmeno dagli stessi militari. Antonio Nicolosi, il segretario generale di Unarma (il sindacato dell’Arma dei carabinieri) l’ha definita “un palliativo,” dato che “arruolare giovani impreparati rischia di creare complicazioni […] in un momento delicato per la difesa internazionale.”Il programma della destra non dice nulla sull’aborto, limitandosi a proporre un pacchetto di misure a “sostegno della famiglia e della natalità.” Sul punto Giorgia Meloni ha comunicato che la legge 194, quella che regola l’interruzione volontaria di gravidanza in Italia, non sarà abrogata né modificata.Ma sono rassicurazioni che lasciano il tempo che trovano. Anzitutto, come ricorda sull’Espresso il giornalista Simone Alliva, nel 2018 Meloni è stata la prima leader di partito a firmare il “Manifesto per la vita e la famiglia” di ProVita & Famiglia, una delle associazioni ultracattoliche che ha organizzato i Family Day degli scorsi anni.
Aborto
Pubblicità
Il manifesto conteneva una serie di impegni, tra cui bloccare “ogni atto teso a diffondere l’indottrinamento gender nelle scuole.” La vicinanza di Meloni al mondo ultracattolico si è inoltre concretizzata nella candidatura di Maria Rachele Ruiu, che fa parte del direttivo di ProVita & Famiglia.
Poi ci sono gli atti concreti nelle regioni in cui governa Fratelli d’Italia. In Piemonte, l’assessore alle politiche sociali Maurizio Marrone non solo ha autorizzato le associazioni anti-scelta ad accedere ai consultori e organizzare spazi all’interno di Asl e ospedali, ma ha stanziato 400mila euro per progetti di “tutela materno-infantile” —ossia progetti fatti dalle stesse associazioni antiabortiste.Nelle Marche, la giunta regionale di destra ha rifiutato di applicare le linee guida del Ministero della Salute sulla somministrazione della pillola Ru486. Per giustificare le limitazioni all’aborto farmacologico, il capogruppo di FdI Carlo Ciccioli ha tirato in ballo la teoria della “sostituzioni etnica,” sostenendo che l’Ivg farebbe aumentare i bambini “stranieri” e diminuire quelli “italiani.”
Pubblicità
Blocco navale
Pubblicità
Tra queste ci sono il finanziamento della cosiddetta Guardia costiera libica, che in realtà è gestita da milizie armate; il restringimento della protezione umanitaria e del diritto d’asilo; i respingimenti, che sono contrari al diritto internazionale; e il finanziamento di “hotspot nei territori extra-europei,” cioè centri di detenzione in cui si commettono abusi e violazioni dei diritti umani di ogni tipo.Anche se la fase più acuta è finita, non siamo affatto fuori dalla pandemia di Covid-19. Al contrario: l’Organizzazione Mondiale della Sanità e gli esperti temono una nuova ondata autunnale, alimentata da nuove varianti in grado di eludere la risposta immunitaria sviluppata con i vaccini e le precedenti infezioni.Nel programma della destra, tuttavia, ci sono solo vaghe dichiarazioni di principio; alcune di queste strizzano l’occhio alle posizioni anti-restrizioni e antivacciniste.In quello comune ci si limita a proporre “adeguamenti strutturali—come la ventilazione meccanica controllata e il potenziamento dei trasporti—senza compressione delle libertà individuali.” Fratelli d’Italia, dal canto suo, chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla “gestione medica ed economica della pandemia” (come se si trattasse di una cosa lontana, per l’appunto), nonché sulle “reazioni avverse da vaccino” (uno dei cavalli di battaglia dei movimenti antivaccinisti).Anche la Lega ribadisce la sua contrarietà a green pass e obbligo vaccinale—provvedimenti che comunque ha votato in Parlamento—e promette il “riconoscimento della piena tutela della persona in caso di danni alla salute per eventuali reazioni avverse da vaccino” (un riconoscimento che, tra l’altro, già è previsto dalla legge), nonché la promozione delle cosiddette “cure domiciliari” (nessuna delle quali è risolutiva).
Pandemia
Non va poi dimenticato che, nel corso dell’emergenza sanitaria, sia Meloni che Salvini hanno diffuso a piene mani disinformazione su diversi aspetti—dai vaccini fino alle “cure domiciliari” promosse senza alcuna base scientifica, passando per le teorie del complotto sul virus creato in laboratorio dalla Cina. Più in generale, come ha sottolineato Nino Cartabellotta (presidente della Fondazione Gimbe), in questa campagna elettorale la sanità è “di nuovo relegata ai margini dell’agenza politica.” E nei programmi dei partiti di destra tutti i problemi di medio-lungo termine causati dal Covid-19—tra cui il carico abnorme sul sistema sanitario, l’impatto del Long Covid e le conseguenze sulla salute mentale—non sono minimamente presi in considerazione.Segui Leonardo su Twitter e Instagram.