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Giorgio: Sì, probabilmente farò così.Qual è precisamente il motivo?
Credo che il referendum sia troppo politicizzato; è praticamente la misura del consenso che il governo ha in questo momento. E di chiunque sia la colpa il risultato non cambia: la gente non voterà nel merito, voterà quello che pensa sul governo. Poi, a livello procedurale, non c'è stata una discussione aperta: se non sbaglio è stata posta la fiducia su quasi tutti i passaggi del procedimento [in realtà non è stata posta alcuna fiducia].Al di là delle questioni politiche, il contenuto della riforma ti convince?
Be', riuscire a eliminare il Senato sarebbe stato un buon obiettivo, anziché limitarsi a ridurre il numero dei senatori. Personalmente avrei preferito una riforma che andasse in questa direzione.
Giulio: Sinceramente la riforma non mi convince appieno, ma sono favorevole ugualmente. Il problema però è alla base: non è il numero dei parlamentari, sono i parlamentari. L'Italia è ferma dal punto di vista politico: un volto nuovo come Renzi, che comunque non trasmette tutta questa fiducia all'atto pratico, potrebbe essere una buona cosa, anche se poi a conti fatti non è che sia 'sto gran miglioramento.
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Se Renzi vincesse acquisirebbe molta forza. Fosse solo per quello voterei No, perché io sono contro Renzi. Il problema è che noi elettori possiamo dire solo Sì o No, non possiamo dire il perché. In generale mi ritengo molto patriottico e tradizionalista, e la Costituzione dovrebbe essere cambiata da qualcuno con la stessa levatura di coloro che l'hanno scritta.
Ilenia: Sì, e sono convinta di votare No.Come mai, entrando nel merito?
Perché, innanzitutto, il governo che cerca di varare la riforma non è eletto, non l'ho scelto e non l'avrei scelto. Poi questa riforma, andando a modificare circa un terzo della costituzione, è troppo corposa, credo che fare tutto insieme sia sbagliato. Magari sarebbe stato meglio proporre delle riforme consequenziali.Secondo te, gli elettori sono abbastanza informati?
A giurisprudenza bene o male sì perché la riforma è coperta da vari esami come diritto costituzionale e diritto pubblico. Per il resto, però, la disinformazione è totale sia tra i ragazzi sia soprattutto tra le persone anziane, che non conoscono minimamente i contenuti della riforma che andranno a votare.
Antonio: So che voterò Sì. Questa riforma è un passo avanti, un cambiamento necessario, perché non mi pare che il bicameralismo perfetto abbia dato speditezza all'approvazione dei progetti di legge. Credo che occorra un nuovo equilibrio. E poi, un esecutivo più forte non è necessariamente una cosa negativa; un indirizzo di maggioranza più stabile porterà una governabilità maggiore.
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Sinceramente non credo, soprattutto perché anche altre grandi potenze europee che non hanno il bicameralismo perfetto funzionano molto meglio dell'Italia. Il mio comunque non è un voto politico, è sostanziale: la riforma mi piace, almeno sulla carta. Poi gli effetti si valuteranno.
Giuseppe: Non mi sono informato precisamente, so giusto quello che si sente in televisione e che si vede su Facebook perché il mio lavoro mi prende tutto il tempo a disposizione. Però questo referendum è importante, darà vita a quello che sarà il nostro futuro.Hai ragione. Dove ti sei informato principalmente?
Qualche cosina me la leggo sui giornali, qualche altra la vedo su internet, tipo i video sulla pagina dei Cinque Stelle mi piacciono, e in generale le loro argomentazioni sono molto coerenti e trasparenti.Quindi sei più orientato verso il No.
Esatto, perché secondo me non è quello il modo migliore per cambiare le cose. È un escamotage, una scorciatoia che non ci porta mai a niente di concreto. Semplicemente bisogna lavorare sodo per andarci a prendere quello che vogliamo e non è di certo limitando le possibilità al governo che miglioreremo il nostro paese.Segui la nuova pagina Facebook di VICE Italia: