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Stato Islamico

Questo video mostra milioni di dollari dello Stato Islamico andare letteralmente in fumo

L'esercito americano dice di aver bombardato un magazzino, vicino alla città irachena di Mosul, che conteneva milioni di dollari usati per finanziare le operazioni dello Stato Islamico.
Immagine via YouTube/CJTF Operation Inherent Resolve

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Settimana scorsa gli Stati Uniti hanno bombardato un magazzino vicino alla città irachena di Mosul, assestando un colpo molto costoso per le casse dello Stato Islamico (IS).

Stando a quanto dichiarato dall'esercito americano, infatti, la struttura conteneva "milioni di dollari" in contanti che IS usava per pagare i combattenti e finanziare le proprie operazioni.

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Le immagini del bombardamento sono state pubblicate sabato dalla Combined Joint Task Force - Operation Inherent Resolve, il nome della coalizione militare guidata dagli Stati Uniti in Iraq.

Il filmato - in bianco e nero - mostra due grandi esplosioni nelle vicinanze di Mosul, la seconda città dell'Iraq, che è sotto occupazione da parte di IS da luglio 2014. Nel video, l'obiettivo è indicato come un centro di distribuzione di "contanti e fondi."

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I raid hanno avuto luogo lunedì 11 gennaio. Gli aerei da guerra americani hanno lanciato due bombe del peso di circa 900 chili ciascuna. Secondo la CNN, almeno cinque civili sarebbero rimasti uccisi nel raid.

Alcuni ufficiali americani, intervistati da CNN, hanno dichiarato di non sapere con esattezza quanti soldi fossero contenuti nell'edificio, o di quale valuta fossero.

"Stimiamo che fossero milioni di dollari provenienti da tutti i loro traffici illeciti: petrolio, saccheggi, estorsioni," ha detto un funzionario della Difesa americana al broadcaster statunitense.

La strategia della coalizione anti-IS prevede l'annientamento delle infrastrutture del gruppo e la distruzione delle sue fonti di guadagno, con l'obiettivo dichiarato di impedire al gruppo di funzionare come uno stato.

Nello specifico, l'operazione Tidal Wave II mira a colpire il traffico di petrolio di IS, bombardando camion, punti di raccolta del greggio, e centri di raffinazione del petrolio. Secondo un funzionario del Dipartimento di Stato americano, la campagna ha finora ridotto i profitti quotidiani che IS ottiene grazie all''oro nero' da 1,3 milioni di dollari a meno di 1 milione.

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Il 6 gennaio, durante una conferenza stampa del Dipartimento della Difesa, il portavoce dell'esercito americano Steve Warren aveva detto parlato di 65 raid già effettuati dalla coalizione contro obiettivi petroliferi.

"Riteniamo che la nostra operazione abbia ridotto i loro guadagni del 30 per cento," ha detto Warren. "Stimiamo che ISIL abbia prodotto 45.000 barili di petrolio al giorno prima dell'operazione Tidal Wave II, mentre ora [la produzione] è stata ridotta a circa 34.000 barili al giorno."

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"Oltre a smantellare gradualmente il loro cosiddetto califfato [e] ad aver ucciso i loro leader, stiamo anche colpendo il loro portafoglio," ha detto Warren.

I funzionari della Difesa non hanno rivelato la fonte di intelligence che gli ha permesso di individuare il luogo in cui si trovava il magazzino. Un raid compiuto lo scorso giugno su una residenza a più piani di Abu Sayyaf, responsabile delle finanze del gruppo, avrebbe fornito alle agenzie di intelligence americane importanti informazioni riguardo alle finanze e alla struttura di comando di IS.


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