Collage via Facebook.
Per favore un attimo di attenzione e qualche minuto di applausi per i Giovani Democratici (la sezione giovanile del PD) di Pesaro, che si sono dimostrati l'ala più lucida del partito pubblicando la migliore analisi politica che possiate leggere sull'esito delle ultime elezioni, sulla scomparsa della sinistra, sui motivi del crollo elettorale del Partito Democratico.Eccola qui, poi ne parliamo un secondo:Tutto chiaro no? A Pesaro il PD ha preso 3888 voti in meno rispetto al 2013, ma sempre a Pesaro dal 2013 a oggi sono morte circa 4500. ERGO non è che il PD locale ha deluso i suoi elettori, semplicemente se ha preso meno voti è perché alcuni dei suoi elettori sono morti nel frattempo. Fisiologico. Tutto questo mi ricorda molto quella leggenda metropolitana su uno studente di ingegneria che aveva calcolato nel dettaglio il come e il quando e il perché della famosa frase "quando l'inferno sarà freddo."
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Ma c'è una cosa che non capisco nell'analisi dei Giovani Democratici di Pesaro: perché, alla luce degli incontrovertibili dati che portano, continuano a considerare il verdetto delle urne come una sconfitta? Dopotutto 4500 (morti negli ultimi 5 anni a Pesaro) - 3900 (voti persi dal PD a Pesaro negli ultimi 5 anni) = 600.A Pesaro ci sono 600 persone che anche da morte sono andate a votare PD. Questa è vera militanza.Segui Mattia su Twitter