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Karim Benzema è in stato di fermo per presunte estorsioni a causa di un sex-tape

L'attaccante del Real Madrid è stato preso in custodia alle 9 di questa mattina dalla polizia giudiziaria di Versailles, che cerca ora di capire il suo ruolo nella vicenda dell'estorsione a Valbuena.
Pierre Longeray
Paris, FR
Image via Flickr / Xavier Naltchayan

Da questa mattina Karim Benzema si trova vicino a Parigi, ma non per firmare con il Paris Saint-Germain. Il nazionale francese, attaccante del Real Madrid, è infatti in stato di fermo dalle nove del mattino presso la polizia giudiziaria di Versailles, nell'ambito della vicenda sul sex-tape di Mathieu Valbuena.

La polizia sta cercando di capire se Benzema abbia esercitato delle pressioni su Valbuena, attualmente sotto contratto con l'Olympique Lione, all'interno di un caso di estorsione a sfondo sessuale perpetrato ai danni del centrocampista.

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Sotto accusa è un sex-tape che ritrarrebbe quest'ultimo a letto insieme alla propria compagnia durante un atto sessuale; un gruppo di persone, entrate in possesso della registrazione video, avrebbe chiesto dei soldi a Valbuena per impedirne la diffusione.

Benzema e Valbuena hanno parlato dell'esistenza del filmato durante l'ultima convocazione per la nazionale francese, in ottobre, secondo quanto riporta una fonte citata da Le Parisien e molto vicina alle indagini. Le forze dell'ordine devono capire, adesso, se Benzema abbia fatto pressioni sul compagno di squadra sottoponendolo a un ricatto.

Chantage présumé à la «sextape» contre Valbuena: Benzema en garde à vue — Agence France-Presse (@afpfr)4 Novembre 2015

Valbuena aveva ricevuto diverse telefonate inquietanti lo scorso giugno mentre si trovava a Clairefontaine per un ritiro dei Bleus, quando ancora giocava per il Marsiglia. La voce, dall'altro capo del telefono, gli avrebbe chiesto delle "compensazioni" monetarie in cambio della non diffusione di un video che lo ritrae durante un atto sessuale.

Il centrocampista ha sporto denuncia a giugno, affermando che gli estorsori avrebbero chiesto una cifra compresa tra i 100.000 e i 150.000 euro.

Lo scorso 14 ottobre, la polizia giudiziaria di Versailles ha interrogato anche Djibril Cissé, ponendo l'intera vicenda sotto i riflettori di tutta la Francia. Cissé, ex compagno di squadra di Valbuena, era sospettato di avere qualcosa a che fare con il ricatto.

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Ben presto, però, Cissé è stato scagionato da ogni sospetto. Anche lui, come Valbuena, aveva subito un ricatto analogo, e avrebbe solamente consigliato al centrocampista di pagare. Ma si trattava solo di un suggerimento: la versione è stata confermata anche dallo stesso Valbuena pochi giorni dopo. "Per quanto mi riguarda non ho nulla da rimproverare Djibril, che si è comportato da amico, cercando di aiutarmi," ha scritto sulla sua pagina Facebook.

Oltre a Cissé, altri tre uomini sono stati ascoltati verso la metà di ottobre — tutti e tre sono stati arrestati.

Tra questi tre uomini c'è Axel Angot, 39 anni, che ha lavorato come maggiordomo e factotum per diversi giocatori di calcio professionisti, tra cui anche Valbuena, all'epoca del suo passaggio al Marsiglia.

Secondo una fonte citata dal giornale La Provence, Angot avrebbe delle "competenze informatiche verificate" e avrebbe avuto accesso a un vecchio computer portatile di Valbuena contenente un video privato, "in cui si vede il giocatore fare l'amore con una donna non facilmente identificabile. I tatuaggi, invece, indicherebbero inequivocabilmente Valbuena," sempre secondo la fonte consultata dal giornale.

Angot si sarebbe vantato della scoperta con un amico di Marsiglia, che avrebbe a sua volta contattato una terza persona, residente a Creil, che avrebbe poi a negoziare con il calciatore una somma per la non pubblicazione del video. Valbuena, secondo La Provence, si sarebbe rifiutato di cedere al ricatto. I due uomini sono stati incarcerati insieme ad Argot.

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Visto il fallimento del primo tentativo di ricatto, il terzo uomo avrebbe cercato di contattare un membro della famiglia di Karim Benzema, il cui nome rientra nelle intercettazioni raccolte dalla polizia di Versailles. Benzema, durante il ritiro della nazionale francese a Clairefontaine, avrebbe poi colloquiato con Valbuena parlando del "famoso" video. Resta ora da capire quale fosse il contenuto di quella conversazione — se un consiglio amichevole, oppure un tentativo di estorsione.

L'udienza di Benzema, che può durare fino a 48 ore, dovrebbe consentire ai procuratori di determinare il ruolo di Benzema nella vicenda.


Segui Pierre Longeray su Twitter : @PLongeray

Image via Flickr / Xavier Naltchayan