traduttori
Perché nessuno vuole più fare l'interprete ai processi di mafia in Italia
Lavorano come traduttori nei processi a criminali cinesi, eritrei, georgiani, nigeriani. Sono pagati poco e in ritardo, e le minacce sono all'ordine del giorno — al punto che pochissimi, ormai, accettano l'incarico.
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