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Mezzo mondo vuole la 'nave del tesoro' spagnola affondata 300 anni fa al largo della Colombia

Il governo colombiano dice di aver trovato un famoso galeone spagnolo affondato al largo della sua costa caraibica. La Colombia rivendica la proprietà del tesoro al suo interno, ma dovrà affrontare una feroce competizione.
Batailles près de Carthagène en 1708. Image : Samuel Scott

La Colombia sta cercando di tenere per sé il tesoro di una nave spagnola affondata lungo le sue coste

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La Colombia ha annunciato la scoperta di quello che potrebbe essere il più grande tesoro affondato la largo della sua costa caraibica, ma dovrà affrontare una feroce concorrenza per tenere per sé gli scrigni pieni d'oro che si pensa siano sparsi intorno al relitto.

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Il Presidente colombiano Juan Manuel Santos, lo scorso fine settimana, ha detto di sapere con certezza dove si trovi il galeone spagnolo San José, affondato 300 anni fa insieme a circa 11 milioni di monete d'oro e quasi 200 tonnellate di oggetti di valore. Il ritrovamento, ha detto, fa parte del "patrimonio culturale sottomarino" della Colombia.

L'annuncio - correlato da un video governativo che mostra la squadra che ha trovato il relitto al largo della città di Cartagena, guidata dall'Istituto Colombiano di Antropologia e Storia e dalla Marina - ha riacceso la lunga disputa legale su chi sia effettivamente il proprietario del tesoro, che è già stato reclamato da una compagnia americana di salvataggi marittimi. Anche il governo spagnolo potrebbe presto avanzare richieste su parte del ritrovamento — che potrebbe valere tra 1,5 e 17 miliardi di dollari.

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Sea Search Armada (SSA), una compagnia statunitense di salvataggi marittimi, dice di aver trovato il relitto nel 1981 e di avere quindi diritto, secondo le leggi internazionali, ad almeno metà dei beni ritrovati — nonostante la Colombia dica di aver vinto delle cause negli Stati Uniti ed escludendo quest'ipotesi.

Jack Harbeston, Direttore Generale della SSA, ha accusato il governo colombiano di aver mentito sull'esito delle battaglie legali, e afferma che la Colombia sta cercando di rubare ciò che spetta di diritto alla compagnia. Ha anche detto che il governo colombiano ha minacciato di usare la forza militare contro la SSA.

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"È la stessa mentalità dei conquistadores," ha detto Harbeston alla CNN.

La disputa nasce da due rivendicazioni contrastanti. Secondo la SSA il relitto si trova nella zona da loro identificata nel 1981, mentre la Colombia sostiene che la scoperta annunciata questo mese sia in un'area diversa. Le località esatte rimangono un segreto.

Nel frattempo, i media colombiani hanno trattato con eccitazione la notizia della scoperta, schiaffandola sulle prime pagine di tutti i giornali. Il rispettato settimanale Semana ha pubblicato un editoriale dal titolo: "Dobbiamo difendere San José!".

Foto via MinCultura

Il galeone venne affondato da una nave da guerra britannica l'8 giugno 1708, durante la guerra di successione spagnola che sconvolse gli imperi europei dopo la morte di Carlo II re di Spagna, che non aveva figli. I britannici attaccarono una flotta di galeoni spagnoli che trasportavano i tesori che dovevano finanziare la guerra, affondando la San José con 600 persone a bordo.

È questa la versione della storia che, secondo il governo spagnolo, gli garantirebbe di reclamare parte del carico della nave, con gli scrigni pieni di monete da otto real, smeraldi, perle e altre pietre preziose, oltre a lingotti d'oro e d'argento della famosa miniera di Potosí, in Peru.

Il Ministro della Cultura spagnolo José María Lassalle ha detto all'agenzia di stampa spagnola EFE che la Spagna avrebbe chiesto maggiori informazioni riguardo alla scoperta della San José. Lassalle ha aggiunto che la Spagna avrebbe analizzato "quali azioni intraprendere per difendere quello che consideriamo essere la nostra ricchezza sommersa."

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Lassalle ha citato gli accordi UNESCO del 2001, che attribuiscono la proprietà di una nave affondata allo stato della bandiera battuta durante la navigazione. E nonostante la San José stesse trasportando i tesori saccheggiati dai territori coloniali e ritrovati al largo delle coste di quella che oggi è la Colombia, quando è affondata era indubbiamente una nave spagnola. Il problema, per gli spagnoli, è che la Colombia non ha firmato gli accordi UNESCO.

Una simile disputa legale esplose a seguito della scoperta della Nuestra Señora de las Mercedes, una fregata navale spagnola che trasportava tesori, trovata al largo della costa atlantica portoghese nel 2007. A rivendicare il relitto, in quel caso, furono la Odyssey Marine Exploration, la compagnia di salvataggio che lo aveva scoperto, ma anche la Spagna e il Peru. Alla fine il bottino toccò alla Spagna, come stabilito dalla sentenza di un tribunale federale statunitense.

Alcuni esperti, tuttavia, non sono pienamente convinti che il tesoro esista davvero.

"Non dico che non abbiano trovato nulla, ma voglio altre prove, non mi bastano le foto di cannoni di bronzo e ceramiche spagnole," ha detto a VICE News Robert Marx, storico ed esperto di esplorazioni marine che vive in Florida, sottolineando che più di 1.000 galeoni spagnoli sono andati perduti al largo di Cartagena. "Fatemi vedere lo scrigno, fatemi vedere le monete, allora ci crederò."

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Marx ha detto che se si tratta di una nave piena di tesori, il costo del salvataggio di aggirerebbe probabilmente intorno ai 200.000 dollari al giorno e durerebbe un paio di anni, se i lavori di recupero fossero portati avanti con ogni tipo di clima. Nel frattempo, ha aggiunto Marx, la battaglia legale continuerebbe. "Gli unici che diventeranno ricchi sono i maledetti avvocati," ha detto.

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