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Come Mussolini è diventato un 'meme' tra questi neofascisti ucraini

Un gruppo di estremisti di destra ucraini ha iniziato a mettere il Duce su magliette, slogan e manifesti: un ricercatore ci spiega che cosa c'è dietro.
Leonardo Bianchi
Rome, IT
Foto via VKontakte

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Il 15 gennaio 2016 il deputato del Partito Democratico Emanuele Fiano ha depositato una proposta di legge in Parlamento che avrebbe l'effetto di mettere fuori legge "la paccottiglia e i gadget" fascisti che "da anni inondano mercatini delle pulci e ritrovi per collezionisti di ogni provincia d'Italia."

Spiegando la sua iniziativa, Fiano ha dichiarato al Corriere della Sera che "se guardiamo a quel che sta avvenendo in molte parti d'Europa, dove stanno riprendendo spazio molti movimenti xenofobi, dico che certi atteggiamenti non possono essere assolutamente sottovalutati. Si tratta di simboli? Certo, ma anche i simboli rivestono il loro ruolo."

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L'Italia, tuttavia, non è l'unico paese a essere interessato da questo merchandising "nostalgico." Curiosamente, la figura stilizzata del Duce ha iniziato a fare capolino nell'Ucraina del post-Maidan.

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Questo bizzarro revival "mussoliniano" è andato in parallelo allo slogan "Khunta Bude!" (traducibile come "Avremo una junta militare"), che a partire dalla primavera del 2014 è usato da alcune frange dell'estrema destra ucraina.

Come racconta a VICE News Anton Shekhovtsov – ricercatore ed esperto di nuove destre europee, che al tema ha dedicato un recente articolo – quello slogan ha fatto la sua comparsa "dopo che i media russi e pro-Cremlino hanno iniziato la loro campagna di propaganda anti-ucraina, sostenendo che una junta fascista avesse preso il potere dopo la rivoluzione di Euromaidan."

Di questo tipo di propaganda si è appropriata una serie di organizzazioni minori, che "pur non credendo all'esistenza di una junta fascista in Ucraina, sono allettate dalla realizzazione di questa prospettiva." Chi usa lo slogan "Khunta Bude!," prosegue Shekhovtsov, "è anche convinto che gli ebrei abbiano preso il potere in Ucraina, e che l'estrema destra rovescerà il governo e instaurerà una dittatura militare."

Sebbene la loro presenza numerica – "qualche dozzina di persone," afferma il ricercatore – non sia così rilevante neppure nel già ristretto segmento dell'estrema destra ucraina, questi militanti sono molti attivi sui social network, dove postano frasi del Ventennio come "Memento audere semper" e manifesti con il volto di Benito Mussolini.

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Lo slogan pro-junta, inoltre, è apparso anche sui muri di Kiev – sempre accompagnato dal profilo del Duce.

In più, un marchio d'abbigliamento ucraino organico all'estrema destra – SvaStone – ha iniziato a produrre e vendere t-shirt con Benito Mussolini sormontato dalla scritta "Khunta bude."

Shekhovtsov dice a VICE News di "non ricordarsi di immagini di Mussolini stampate sulle magliette" prima della campagna dei media russi sulla "junta fascista" al potere in Ucraina.

Il ricercatore, comunque, sostiene che nel paese "non c'è alcun tipo di fascinazione nei confronti di Mussolini."

"Solo un gruppo di persone usa l'immagine, combinandolo con il suddetto slogan," conclude Shekhovtsov. "Tuttavia, queste persone sono completamente insignificanti, e sono una minoranza persino all'interno dell'estrema destra ucraina."

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