Cosa sappiamo di Abdelhamid Abaaoud, considerato "l'emiro di guerra" dello Stato Islamico

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Non è la prima volta che ad Abdelhamid Abaaoud, l'uomo sospettato di essere la mente dietro agli attacchi di venerdì a Parigi e ucciso nella giornata di mercoledì durante un raid a Saint-Denis, vengono attribuiti legami con dei piani terroristici in Europa.

Una fonte vicina agli investigatori francesi ha detto all'agenzia Reuters che l'uomo "sembra essere la mente dietro una serie di attacchi programmati in Europa."

Abaaoud era balzato sulle prime pagine dei giornali per la prima volta a gennaio, quando è stato identificato dai media belgi come l'organizzatore del piano, poi sventato, di uccidere degli agenti di polizia in Belgio.

Poco dopo il raid, Abaaoud, che si fa chiamare Abu Umar al-Baljiki, aveva rilasciato un'intervista a Dabiq, una rivista di propaganda di IS, in cui si vantava del ruolo avuto nell'attacco sventato in Belgio.

Abbaoud descriveva come lui e altri due membri di IS abbiano trascorso alcuni mesi cercando di entrare in Europa per fondare una cellula terroristica e organizzare attacchi contro "i crociati che hanno dichiarato guerra contro tutti i musulmani."

In alcune foto che accompagnano l'intervista, Abaaoud è ritratto con due dei presunti membri di IS che, secondo lui, sono stati uccisi dalle autorità belghe durante i raid antiterrorismo, chiamati Abu Khalid al-Baljiki e Abuz-Zubayr al-Baljiki.

Abaaoud aveva raccontato di essere fuggito in Siria dopo essere stato ricercato dalle autorità di intelligence americane ed europee. Ha detto di essere stato fermato da un agente, ma è stato rilasciato perché non è stato riconosciuto. "All'improvviso ho visto la mia foto su tutti i giornali," ha detto alla rivista, "ma [grazie a Dio] gli [infedeli] sono stati accecati da Allah."

Ha combattuto con IS in Siria, e una volta è apparso in un video alla guida di una macchina che trasportava dei cadaveri verso una fossa comune; secondo il Guardian, è stato anche impegnato nel reclutamento di altri occidentali. La stampa francese ritiene che abbia reclutato il fratello di 13 anni.

Abaaoud era anche sospettato di essere la mente dietro a svariati attacchi terroristici sventati nell'ultimo anno, incluso il tentato attacco contro i passeggeri del treno Amsterdam-Bruxelles ad agosto e un attacco in programma contro una chiesa di Parigi ad aprile.

Le sue azioni hanno visto l'epilogo nelle prime ore del 18 novembre, quando i poliziotti anti-terrorismo francesi hanno fatto irruzione nel quartiere di Saint-Denis, a nord di Parigi, uccidendolo.

Il suo corpo, "crivellato di colpi," sarebbe stato ritrovato nell'appartamento al termine del raid e identificato oggi dalla polizia francese attraverso le impronte digitali.

Stando al Wall Street Journal, Abaaoud era condiderato un membro molto importante di IS in Siria, e di fatto "l'emiro di guerra" del gruppo.

In foto: Gli attacchi di venerdì visti con gli occhi dei parigini

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