televisione

Intervista all'unica coppia rimasta insieme di 'Matrimonio a prima vista'

Martina e Francesco sono l'unica coppia rimasta insieme dal programma di Real Time in cui sposi una persona che non hai mai visto prima.
Vincenzo Ligresti
Milan, IT
Matrimonio a Prima Vista coppie
Grab via Discovery+.
dietro le quinte serie tv
Cosa succede davanti e dietro la tv, spiegato da chi la fa.

Matrimonio a prima vista rimane uno dei programmi televisivi coi presupposti più assurdi: una coppia, che si incontra per la prima volta all’altare, deve trascorrere quaranta giorni insieme davanti alle telecamere per capire se vorrà rimanere insieme e, eventualmente, riconfermare l’impegno dopo sei mesi.

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Del reality show—basato su un format danese—si è conclusa recentemente la sesta edizione, prodotta da Nonpanic e andata in onda su Real Time. Quella che, dopo la notizia del recente divorzio tra due concorrenti della seconda edizione, ha lanciato l’unica coppia rimasta tale.

A formarla sono Martina Pedaletti, 35 anni, bartender, e Francesco Muzzi, 38 anni, tassista. Entrambi sono di Roma, e vivono nella casa che hanno affittato subito dopo il matrimonio e che si vede nel programma. Abbiamo parlato della loro esperienza, e di cosa poi succede quando si rimane in due, senza telecamere puntate addosso.

VICE: Ciao Martina e Francesco, il programma è andato in onda tra marzo e aprile 2021, ma è stato registrato molto prima: adesso da quanto state insieme?
Martina:
La giornata di riprese del nostro matrimonio è avvenuta mesi prima, il 29 giugno 2020. 
Francesco: Data che, poi, abbiamo deciso insieme di tatuarci. Tra poco sarà il nostro anniversario.

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Come si è svolta la selezione per accedere al programma?
Martina:
Da febbraio 2020 in poi ho fatto circa sei colloqui con la redazione tramite videochiamata. In seguito mi è stato inviato il test Minnesota—quello che viene fatto compilare a chi vuole accedere al militare—in preparazione agli incontri con gli esperti [sessuologa, psicologo e sociologo che accoppiano gli estranei in base alle loro caratteristiche e preferenze]. Infine, a maggio mi hanno chiamata per l’ultimo colloquio in presenza a Milano, dove mi hanno comunicato di essere stata presa.
Francesco: La mia storia è un po’ diversa. Avevo fatto tutti i colloqui nel 2018, ma poi mi avevano scritto per comunicarmi che non se ne sarebbe fatto nulla. Ammetto di aver un po’ rosicato. Molto tempo dopo è salita sul mio taxi una persona della redazione, che mi ha riconosciuto. Ne abbiamo riparlato, e dopo un po’ mi è arrivata una chiamata: “Sei ancora single?,” e io ho risposto: “Ve l’ho già detto, o mi sposo con voi o non mi sposo più.”
Martina: Be’, sicuramente è successo perché non avevano trovato una persona giusta per te. O meglio: non ero ancora arrivata io [ride]. 

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Conoscevate già il programma, giusto?
Martina:
Io avevo guardato qualche edizione straniera, in particolare quella USA, ma mai quella italiana, e visto che la mia vita sentimentale fino a quel momento era stata piuttosto disastrosa, mi sono detta “perché no.”
Francesco: La mia vita sentimentale non era totalmente un disastro, solo che quando incontravo una persona dopo un po’ non riuscivo ad andare oltre.

Anche se non lo siete più l’uno per l’altra, avete sposato una persona sconosciuta. Come avete vissuto quel momento? 
Martina:
Francesco sa che non ero tanto in me durante le nozze, avevo mille pensieri in testa. “Ma che cavolo ho fatto?,” mi dicevo.
Francesco: L’hai vista la sua faccia? Ci hanno fatto pure i meme e le gif su WhatsApp, con le sue espressioni. Io ero tesissimo, ma appena l’ho vista mi sono un po’ calmato—nonostante avessi capito subito si trattasse di una persona complicata, dato che inizialmente non mi aveva degnato nemmeno di un sorriso. È stata una strada in salita, chi ha visto il programma lo sa, ma ne è valsa la pena.

Per quante ore al giorno venivate ripresi?
Martina:
Nelle fasi del matrimonio e durante il viaggio di nozze la troupe ci ha seguito sempre, 24 ore su 24 potremmo dire. Tornati a Roma, quando abbiamo preso casa in affitto per la convivenza di un mese, ci accordavamo, dato che io e Francesco eravamo tornati al lavoro. Iniziavano a riprenderci quando staccavamo, in media per circa 8-9 ore al giorno, weekend esclusi. In particolare, ci seguivano un cameraman e due autori, con cui si è instaurato un bellissimo rapporto: ci hanno aiutato quando abbiamo avuto dei problemi tra noi e litigavamo. Sono diventati la nostra spalla.
Francesco: Devo ammettere che i primi giorni è stato difficile non guardare verso le telecamere, nonostante ti ricordassero di non farlo. La cosa bella però è che nessuno ci mai chiesto di rifare o ridire qualcosa, è sempre stato tutto molto spontaneo. 

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Tutte le attività venivano organizzate dalla produzione? 
Martina:
Matrimonio e viaggio di nozze sì, nei minimi dettagli. 
Francesco: Quando invece abbiamo iniziato la convivenza, per le gite e le attività da svolgere ci confrontavamo. Potevi proporre, oppure scegliere tra una serie di opzioni.

Che rapporto avete instaurato con gli esperti?
Martina:
Riteniamo siano molto validi. Dopo che hanno smesso di riprenderci, e abbiamo iniziato la nostra vita coniugale senza telecamere, abbiamo anche contattato Nada [la sessuologa] per chiederle una consulenza.  

Durante il programma avevamo deciso di non parlare esplicitamente della nostra vita sessuale come le altre coppie. Per via di questa scelta sono stata criticata, ma tengo molto alla mia privacy. Il matrimonio è fatto di tanti aspetti di cui parlare, e penso che questo dovesse rimanere nostro. 

A tal proposito, quando le telecamere hanno smesso d’esserci, com’è andata?
Francesco:
Ci sono stati pro e contro. Era venuta a mancare tutta la sovrastruttura, eravamo rimasti solo noi due. Però è stato proprio questo il bello: potevamo stare tranquillamente insieme, organizzare gli impegni come preferivamo, non trattenerci più in certe circostanze.

Secondo voi c’è qualcosa che potrebbe essere migliorato del programma?
Martina: Forse si potrebbero organizzare più incontri con gli esperti. Loro erano al 100 percento disponibili, potevi contattarli sempre, o ti contattavano loro se pensavano ce ne fosse il bisogno. Però magari organizzare degli incontri con cadenza regolare potrebbe rivelarsi utile.
Francesco: Ah, e dovrebbero far durare di più il viaggio di nozze [ride].

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Durante il programma non esistevano i vostri profili social, come mai?
Martina: Prima di iniziare, per contratto, abbiamo dovuto disattivare tutti i profili Facebook, Instagram, TikTok. Devo ammettere che è stato un bel periodo detox.
Francesco: Abbiamo potuto riprendere a usarli appena si è conclusa l’ultima puntata. Ora mostriamo un po’ come sta continuando la nostra vita insieme. Per esempio, in una diretta Instagram ho raccontato un retroscena: il primo bacio tra me e Martina è avvenuto prima di quello davanti alle telecamere. Volevamo che fosse solo un momento nostro.

Ma è possibile che da qualche parte abbia letto che vi risposerete?
Martina: Sì, il 18 settembre a Roma, così stavolta mi godrò il momento.
Francesco: Abbiamo invitato gli esperti, altri concorrenti, e soprattutto i nostri due autori. Siamo diventati così amici che saranno i testimoni.

Col senno di poi, che ne pensate dell’esperimento su cui si basa il programma, ovvero mettere insieme persone altamente compatibili? Siete l’unica coppia rimasta insieme.
Martina:
Accoppiare due persone sconosciute è davvero una scommessa. Forse a noi ha aiutato il fatto di essere della stessa città. Già dai luoghi che frequenta l’altro riesci un po’ a capire com’è la sua vita.

E adesso, com’è la vostra vita? È cambiata un po’ dopo la messa in onda?
Francesco:
Ci riconoscono. Ieri, mentre ero fermo al semaforo, di punto in bianco un tizio nella macchina accanto mi fa: “Certo che c’hai avuto proprio pazienza” [riferendosi ad alcuni momenti del programma con Martina]. Oggi, invece, al centro commerciale ci hanno fermato una quindicina di volte per qualche chiacchiera o foto.

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