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Italia

In Campania gli ovetti di cioccolato venivano usati per nascondere droga

Le confezioni venivano aperte con un coltellino per recuperare la capsula gialla con la sorpresa e sostituirla con delle dosi. I bambini fungevano inconsapevolmente da corrieri.
Photo de Coralie Ferreira/Flickr

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Lunedì scorso, all'alba, elicotteri e unità cinofile dei carabinieri hanno svegliato la zona del Parco Verde di Caivano, alla periferia di Napoli. Le forze sono state impiegate durante un blitz antidroga che intendeva passare al setaccio la zona, per colpire - in particolare - un'associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di hashish, marijuana e eroina.

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Secondo quanto emerso durante l'attività investigativa, le sostanze venivano stoccate proprio a Caivano, e poi spostate sulla strada da corrieri minorenni per eludere i controlli. Quello che non si sapeva prima di quest'operazione, però, era che le dosi venivano nascoste anche all'interno degli ovetti di cioccolato.

Le confezioni - citate nelle conversazioni telefoniche come "ovetto della nennella" e lavorate all'interno di un negozio di telefonia - venivano infatti aperte con un coltellino per recuperare la classica capsula gialla, contenente la sorpresa da svuotare. Una volta riempita con le dosi - gli inquirenti immaginano possa arrivare a contenerne quattro - l'ovetto veniva richiuso, ricoperto con la sua carta argentata e consegnato a bambini di sei o sette anni, ignari di tutto.

I minori utilizzati per questo tipo di operazioni, secondo gli inquirenti, erano i figli di uno dei corrieri che movimentavano la droga dal Parco Verde alle piccole piazze di spaccio di Santa Maria Capua Vetere e Casal di Principe, scuole comprese.

Solitamente i bambini venivano portati in auto per cercare di evitare controlli, e giustificare - almeno in un caso - anche la presenza di salviettine umidificanti per neonati, le cui confezioni, secondo gli inquirenti, venivano riempite di droga.

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L'operazione ha portato a 42 fermi. Al momento dell'arresto, i familiari degli accusati si sono precipitati nei pressi della caserma dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere per urlare minacce e sputare verso la struttura e alcuni operatori giornalistici.

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17 degli arrestati, residenti quasi tutti tra il casertano e il napoletano, sarebbero ragazzi di età compresa tra i 20 e i 25 anni, provenienti sia da famiglie coinvolte in affari criminali che da nuclei più benestanti.

I ragazzi coinvolti nel traffico utilizzavano diverse sim che venivano fornite dal loro boss, titolare del negozio di telefonia dal quale partivano gli ovetti di cioccolato, e comunicavano attraverso un codice segreto secondo il quale - stando alle forze dell'ordine - per "perizoma" si intendeva la merce da vendere.

Il Parco Verde di Caivano è un complesso di palazzi dell'edilizia popolare di colore verdino, un quartiere da 5000 abitanti che negli ultimi tempi avrebbe rimpiazzato Scampia come centro di distribuzione di sostanze - dall'erba al kobret - nella provincia di Napoli.

Le strutture della zona sono prive di manutenzione, e gli abitanti sono costretti a vivere a stretto contatto con uno scenario di fortissimo degrado. Si calcola che il 30 per cento degli abitantidel Parco Verde abbia precedenti penali. Nel novembre scorso, in questo stesso quartiere, una coppia è stata arrestata con l'accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti della loro figlia di tre anni, poi morta cadendo dal sesto piano di un palazzo.

Da Caivano proveniva anche un 38enne arrestato a fine gennaio per spaccio di eroina. L'uomo trasportava le dosi all'interno di un contenitore di plastica per gomme da masticare, piazzato sotto la sua auto grazie a un ingegnoso sistema di calamite.

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Il ministro degli Interni Angelino Alfano, in un'intervista su SkyTg24, pochi giorni fa ha parlato di emergenza criminalità in Campania, aggiungendo che a Napoli "ci vuole l'esercito."

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Foto di Coralie Ferreira via Flickr rilasciata su licenza Creative Commons