FYI.

This story is over 5 years old.

amministrative 2016

La guida di VICE News alle elezioni del sindaco di Napoli

I candidati, i temi caldi, i programmi elettorali e i sondaggi: VICE News ha preparato una guida con tutto quello che c'è da sapere sulle elezioni amministrative di Napoli.

Manca meno di una settimana alle elezioni amministrative che si terranno in 1.368 comuni italiani il prossimo cinque giugno. Tra questi comuni, oltre a Roma e Milano, troviamo anche Napoli, che esce da cinque anni di governo "arancione" dell'ex Pubblico Ministero Luigi de Magistris.

La campagna elettorale a Napoli ha fatto emergere alcune alleanze - o supposte vicinanze politiche - leggermente in contrasto rispetto al contesto nazionale, o alla storia recente degli schieramenti partitici.

Pubblicità

Innanzitutto, a Napoli sia il centrodestra che il centrosinistra corrono divisi: da una parte il PD di Matteo Renzi che non sostiene il sindaco uscente de Magistris, sostenuto invece da Sinistra Italiana e Possibile; dall'altra Forza Italia e Lega/Fratelli d'Italia, che promuovono rispettivamente l'elezione di Gianni Lettieri e Marcello Taglialatela.

Un altro elemento peculiare sono le alleanze che si sono prospettate già in fase pre-elettorale.

Denis Verdini, Presidente di Alleanza Liberalpopolare-Autonomie, ex fedelissimo di Silvio Berlusconi condannato pochi mesi fa per corruzione, ha dato il suo appoggio alla candidata del PD Valeria Valente, scatenando l'indignazione di alcuni esponenti del PD, e in particolare della senatrice Rosaria Capacchione.

De Magistris, invece, ha dichiarato che vorrebbe governare con il Movimento Cinque Stelle, sottolineando come sia forte la contiguità politica del suo progetto con quello del Movimento. "Noi abbiamo bisogno del sostegno, del contributo, del pungolo critico di quel movimento a cui guardo con rispetto e con cui mi piacerebbe governare insieme per i prossimi anni," ha detto all'ANSA il sindaco uscente.

I cittadini napoletani voteranno per sindaco, consiglio comunale e i consigli municipali il 5 giugno dalle 07:00 alle 23:00. L'eventuale ballottaggio si terrà domenica 19 giugno.

Nel frattempo, abbiamo preparato una breve guida per cercare di capire chi sono i candidati, quali sono i temi caldi, e chi, secondo i sondaggi, sembra essere in vantaggio.

Pubblicità

A Napoli i candidati che hanno davvero una chance di arrivare al ballottaggio sono quattro, su un totale di dieci nomi. Due di questi erano già candidati alle scorse elezioni — Luigi de Magistris, l'attuale sindaco, e Gianni Lettieri.

Chi passerà con molta probabilità il primo turno è proprio Luigi de Magistris, ricandidatosi con il sostegno di alcune liste civiche, Italia dei Valori, Sinistra Italiana e Possibile. 49 anni, napoletano, l'ex magistrato ha lavorato presso la Procura di Napoli dal 1998 al 2002, per poi diventare Sostituto procuratore a Catanzaro. Nel 2009 è stato eletto al Parlamento Europeo come indipendente nelle liste dell'Italia dei Valori.

Nel 2011, sostenuto da Italia dei Lavori e Federazione della Sinistra, diventa sindaco di Napoli. Nel 2014 è stato condannato in primo grado a 15 mesi di detenzione per abuso d'ufficio, nell'ambito delle inchieste Why Not e Poseidon. È stato quindi sospeso per 18 mesi dalla carica di sindaco dal Prefetto di Napoli secondo i dettami della legge Severino — ma è stato assolto e reintegrato meno di un mese dopo, con l'annullamento del provvedimento del Prefetto da parte del TAR, che ha inviato la questione alla Corte Costituzionale.

Alle elezioni di quest'anno si è ripresentato anche Gianni Lettieri, appoggiato da Forza Italia. Nato a Napoli 60 anni fa, è un imprenditore partito dal tessile e passato poi ad altri settori. Dal 2004 al 2010 Presidente dell'Unione degli Industriali della Provincia di Napoli.

Pubblicità

È stato nel Consiglio di Amministrazione del Sole24Ore e di Edime, l'editore del quotidiano napoletano Il Mattino. Attualmente è l'Amministratore delegato di Meridie, una società di investimenti che si occupa di portare capitali alle imprese del meridione, ed è Presidente di Atitech, società di manutenzioni aeronautiche rilevata dopo il fallimento di Alitalia.

Le primarie del Partito Democratico sono state vinte da Valeria Valente, 40 anni, avvocato, che ha sconfitto l'ex presidente della Regione Campania Antonio Bassolino. È cresciuta nell'ambiente studentesco di centrosinistra, in particolare con l'Unione degli Studenti — sia a Napoli, sia a livello nazionale.

Dal 1997 è stata una presenza fissa nell'amministrazione della città, eletta con i Ds; elezione riconfermata nel 2001 e nel 2006, quando è stata nominata Assessore. Nel 2010 si è candidata a segretaria provinciale del PD di Napoli, e nel 2013 è stata eletta deputata sempre nelle fila del partito di Matteo Renzi.

Anche a Napoli, come a Roma, il centrodestra si è presentato diviso, con Forza Italia da una parte e Lega e Fratelli d'Italia dall'altra. Questi ultimi hanno candidato Marcello Taglialatela, professionista della politica come la Valente, deputato ormai di lungo corso nelle file del centrodestra.

Sessantuno anni, napoletano, è arrivato alla Camera nel 2001 con Alleanza Nazionale, rieletto nel 2006 e poi nel 2008 con il Popolo della Libertà. Si è dimesso dalla carica nel 2010 a causa dell'incompatibilità con il ruolo di assessore della Regione Campania. Nel 2013 è approvato nuovamente alla Camera, questa volta sostenuto da Fratelli d'Italia.

Pubblicità

Infine, il candidato del Movimento Cinque Stelle è Matteo Brambilla. Nato a Monza nel 1969, laureato in ingegneria, vive a Napoli dal 2006 avendo sposato una donna partenopea. Si è avvicinato al Movimento dopo il suo arrivo a Napoli, interessandosi in modo particolare alla questione rifiuti e protestando contro l'apertura della discarica di Chiaiano.

Lavorativamente si occupa di ambiente, in primis sviluppando progetti nell'ambito dell'energia e della gestione del calore, mentre dal 2009 è un dipendente della Manutencoop FM come capo progetto in gare nazionali e internazionali, sia per il pubblico che per il privato.

Un primo punto importante da notare è che l'attuale sindaco di Napoli de Magistris, ricandidatosi per un secondo mandato, non ha presentato ufficialmente un programma elettorale — puntando invece a racimolare consensi grazie ai risultati ottenuti nei suoi cinque anni di governo.

Proprio all'inizio di maggio la giunta partenopea ha approvato una delibera che introduce il reddito di cittadinanza — che dovrebbe entrare in vigore in via sperimentale nel 2016. L'obiettivo è di garantire un introito di 600 euro mensili a ogni cittadino che rientri all'interno di determinate condizioni: "la maggiore età, la mancanza di un reddito ed essere residenti, anche se stranieri, da almeno 24 mesi a Napoli. Inoltre, bisogna firmare un patto di accompagnamento al lavoro e alle attività socialmente utili," ha detto de Magistris a Radio 24.

Pubblicità

L'implementazione del reddito di cittadinanza è uno dei punti su cui sta facendo leva de Magistris per cercare una riconferma come sindaco. Lettiera ha definito la delibera "ridicola e vergognosa, una truffa," mentre il Movimento Cinque Stelle, pur appoggiando l'idea del reddito di cittadinanza dice di voler aspettare "De Magistris alla prova dei fatti, non solo a quella degli annunci."

Valente, invece, chiede maggiori dettagli sul bilancio e le coperture che dovrebbero consentire l'applicazione del reddito di cittadinanza. "De Magistris faccia la persona seria," ha dichiarato la candidata del PD. "Lo faccia subito perché non si usa la sofferenza delle persone per la campagna elettorale."

I macrotemi // Traffico e Mobilità

Un tema particolarmente sentito sembra essere quello del traffico e della mobilità.

Il tema è messo in risalto nel programma elettorale di Matteo Brambilla, il candidato del Movimento Cinque Stelle. Gli elementi principali su cui punta Brambilla sono due: la nomina di un 'mobility manager,' responsabile della viabilità in città, e la spinta per una maggiore 'intermobilità' degli spostamenti, con la creazione di parcheggi interscambio, incentivazione di nuove soluzioni per il trasporto e la messa in sicurezza delle strade.

Brambilla propone anche l'incentivazione dei cittadini all'uso dei mezzi pubblici, potenziando il trasporto pubblico con nuovi treni e autobus e aumentando la 'mobilità obliqua' (scale mobili, ascensori, tunnel.) Allo stesso fine è orientata l'idea di limitare l'accesso delle auto private alla zona centrale della città e a quelle di particolare rilevanza storico-culturale.

Pubblicità

Il programma di Gianni Lettieri è particolarmente conciso. Tra le proposte, il raddoppiamento del numero degli autobus, con lo scopo di dimezzare i tempi di attesa alla fermata; la messa in funzione di autobus economici, accessibili ai disabili e dotati di wi-fi integrata; l'introduzione dell'Ecopass, un piano di parcheggi integrato e la rimodulazione delle Ztl.

Il programma di Valeria Valente, al contrario, è molto esaustivo, con una suddivisione di interventi da attuare nel breve e nel medio termine. Con più urgenza, seguendo la linea proposta da Lettieri, troviamo l'incremento e l'ammodernamento dei veicoli bus e metro per ridurre il tempo di attesa alle fermate; l'integrazione di servizi e tariffazione urbani ed extraurbani; il miglioramento dei trasporti obliqui e l'introduzione delle corsie preferenziali per i mezzi di superficie, che ad oggi "sono praticamente inesistenti."

Per il futuro, l'obiettivo è di acquistare almeno dieci treni e almeno 100 autobus ecocompatibili, estendere la rete tramviaria, e incentivare l'utilizzo di sistemi di trasporto innovativi, come il car pooling o il bike sharing.

Luigi de Magistris non ha presentato un suo programma ufficiale, ma spera di farsi eleggere in base ai risultati ottenuti durante il suo mandato. A partire dal recupero della manutenzione del parco mezzi esistente, all'arrivo di nuovi bus e al recupero di altri mezzi messi fuori servizio. De Magistris proclama di aver rifatto circa 100 chilometri di strade, di aver istituito nuove Ztl e di aver pedonalizzato il lungomare.

Pubblicità

Sul suo sito internet, ricorda di aver aperto nuove stazioni della metro, di averne prolungato il servizio serale e di aver iniziato i lavori per un nuovo tratto di metropolitana fino all'aeroporto. Ha aperto alcune nuove tratte della linea tranviaria e e ha inaugurato nuovi parcheggi di interscambio.

I macrotemi // Mare e Bagnoli

L'importanza rivestita dal mare in una città come Napoli è evidente, ed è rispecchiata anche dai programmi dei candidati.

In primis da quello di Valente, che ha deciso di dedicare al "grande blu" il secondo capitolo del suo programma. Uno degli obiettivi è la piena balneabilità della costa partenopea "dopo tanti anni di abbandono." Per fare ciò, Valente indica la necessità di lavorare sulla rete fognaria, lottando contro gli scarichi abusivi e ponendo fine alla saturazione della rete. L'obiettivo è di rendere il lungomare di Napoli come quelli di "Cannes, Rio de Janeiro o qualsiasi altro lungomare nel mondo."

Altre proposte sono il recupero del mercato ittico su Napoli, riportando il mercato del pesce nel suo luogo originale e puntando anche su un'attrazione turistica di rilievo; l'uso dello 'scuttling,' cioè dell'affondamento controllato di navi bonificate per incentivare il ripopolamento ittico; l'incremento dei flussi portuali soprattutto a scopo turistico, facilitando lo spostamento di croceristi e cittadini.

Infine un punto importante è il futuro della zona dell'ex acciaieria di Bagnoli — dal 1992, alla chiusura dei più importanti centri industriali, l'area è in attesa di essere recuperata e bonificata. Valente propone la creazione della Smart City Bagnoli, "un sistema tecnologico integrato per la raccolta di dati ambientali sociali ed economici. Un laboratorio multidisciplinare, per il monitoraggio permanente della risorsa mare." L'idea è di implementare "un vero e proprio polo delle economie del mare," corredato da una cittadella scientifica costruita su una piattaforma auto-sollevante al centro della baia e container-laboratori mobili.

Pubblicità

Anche Brambilla punta a rendere balneabile e fruibile il lungomare di Napoli, con almeno tre spiagge pubbliche a Bagnoli, Caracciolo e San Giovanni. Anche qui fondamentale è il recupero e la messa in efficienza del sistema di depurazione delle acque, interventi sulla rete fognaria e la lotta agli scarichi abusivi. L'attenzione del Movimento Cinque Stelle è anche sulle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari, che dovranno essere verificati dal punto di vista paesaggistico.

Per quanto riguarda Bagnoli, Brambilla vuole restituire anche quest'area all'uso da parte della cittadinanza partendo innanzitutto dalla bonifica. L'area deve diventare autonoma per quanto riguarda l'approvvigionamento energetico, in particolare grazie alle risorse termali. Il candidato Cinque Stelle vuole rendere Bagnoli una zona attrattiva per il turismo - con un'attenzione particolare dedicata alla fruibilità balneare e termale - e un distretto economico che rivaluti le attività tradizionali del territorio.

Sulla questione Bagnoli de Magistris si è trovato in forte conflitto con il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha criticato il sindaco per i pochi progressi fatti sul piano del recupero dell'area. Renzi ha quindi cercato di gestire direttamente la situazione, e ha nominato un commissario del governo per Bagnoli, Salvatore Nastasi, di fatto togliendo i poteri al sindaco.

Si sono susseguiti quindi dei battibecchi abbastanza accesi. Da una parte Renzi, che ha dichiarato: "Al sindaco De Magistris ho detto 'la bonifica a Bagnoli la fai tu?' Lui ha risposto no e allora io l'ho commissariato e la bonifica la faccio, perché Bagnoli è un potenziale attrattore di ricchezza internazionale. È pazzesco." Dall'altra, de Magistris ha risposto al Presidente del Consiglio dicendo: "Il premier parla in malafede perché sa che la bonifica la fanno i governi e se non lo sa è di una gravità inaudita. Quello che dice Renzi è molto grave."

Pubblicità

Lettieri, dal canto suo, si è dichiarato disponibile a collaborare con Renzi sul recupero dell'area di Bagnoli, attaccando anche lui de Magistris accusandolo di non aver fatto nulla negli ultimi cinque anni, se non "sbraitare… contro potenti forze oscure."

La proposta di Lettieri è di trasformare Bagnoli in una 'Valley del Sole,' un centro che coniughi tecnologia e "creatività napoletana" basato sul modello della Silicon Valley e appoggiata da colossi della tecnologia come Google o Amazon.

I macrotemi // Sicurezza

Sul tema della sicurezza, che a Napoli è sempre stato importante soprattutto a causa dei problemi legati alla piccola criminalità e a quella organizzata, de Magistris non ha posto grande enfasi, nel documento in cui descrive i risultati ottenuti durante i suoi cinque anni di governo.

Parla dell'aumento delle telecamere per la videosorveglianza, che attualmente sono 500 ma che dovrebbero diventare 1.000 entro il 2016 per coprire tutto il territorio della città.

Sul piano della lotta alla corruzione, ha lavorato per assicurare la trasparenza di gare e appalti, e si è impegnato nella sottrazione di appalti alla camorra internalizzando i servizi nel settore pubblico.

Lettieri punta invece sull'istituzione di un corpo speciale di polizia locale con 300 agenti, per garantire presidi 24 ore su 24 quattro in ogni quartiere della città. Il candidato del centrodestra propone anche un piano integrato di videosorveglianza su tutto il territorio e il rafforzamento dell'operazione Strade Sicure, per garantire una maggiore presenza delle forze dell'ordine a tutela dei napoletani.

Pubblicità

Brambilla propone un approccio su più fronti, dal governo del territorio, all'illuminazione, alla videosorveglianza. Le telecamere, in particolare, saranno installate nei punti critici in cui si avvertono le esigenze maggiori, mentre l'illuminazione pubblica delle strade sarà rafforzata.

Il candidato del Movimento punta anche alla riorganizzazione della polizia municipale e a uno screening del territorio da parte del comune in collaborazione con le forze dell'ordine.

Infine, anche la candidata del PD Valente sottolinea la necessità di "disseminare il territorio di telecamere intelligenti" e potenziare l'illuminazione pubblica, oltre a creare spazi di socialità e aggregazione in ogni quartiere.

Oltre a spingere per un Accordo territoriale di sicurezza integrata, che svolga il ruolo di coordinamento generale per le azioni da adottare sul territorio, Valente propone anche l'implementazione della cosiddetta 'legge sui 1000 giorni' da lei stessa presentata a novembre 2015: la norma prevede "percorsi di 'lettura dialogica' destinata ai bambini in tenerissima età, in special modo nei quartieri a rischio di reclutamento mafioso. Si tratta di un esperimento i cui risultati sono scientificamente provati," volto a la legalità e l'educazione civica già per i bambini molto piccoli.

Il sondaggio effettuato da Demos per Repubblica vede in vantaggio Luigi de Magistris con il 42,1 per cento dei voti, seguito da tre candidati che si trovano tutti più o meno con una proposizione di voti uguale: Gianni Lettieri col 19,7 per cento, Matteo Brambilla col 16,7 per cento e Valeria Valente con il 16,4 per cento.

Per quanto riguarda il ballottaggio, a cui molto probabilmente si può dare già per arrivato de Magistris, sarebbe proprio il sindaco uscente a vincere in ogni caso — e anche in maniera abbastanza schiacciante, così come è avvenuto cinque anni fa. Vincerebbe contro Lettieri con il 62,9 per cento, contro Brambilla con il 64,9 per cento e contro Valente con il 63,5 per cento.


Segui VICE News Italia su Twitter, su Telegram e su Facebook

Segui Giulia Saudelli su Twitter: @giuliaellli