Manifestazione della Lega Nord per la legittima difesa, il 25 aprile 2017 a Verona. Foto via Facebook/Lega Nord Padania
A leggere i giornali, e soprattutto a guardare certe trasmissioni, l'Italia è un paese completamente in balia della criminalità: rapine a mano armata, furti, aggressioni, e chi più ne ha, ne metta. Di fronte a tutto questo, e all'incapacità dello Stato di difendere l'intera popolazione, la figura del "cittadino che si fa giustizia da solo" è diventata un topos politico ricorrente.Di solito funziona così: in ogni caso di cronaca in cui un cittadino spara, la politica grida immediatamente allo scandalo se la magistratura compie accertamenti (obbligatori per legge); poi pompa slogan quali "la difesa è sempre legittima"; e infine, innesca una mobilitazione emotiva che prescinde completamente dall'effettivo esito del procedimento (che molto spesso finisce con un'archiviazione o un'assoluzione, vedi i casi Stacchio o Sicignano).Chiaramente, essendo un tema così sentito, negli ultimi tempi anche il Partito Democratico ha deciso di intervenire modificando la disciplina della legittima difesa, che a sua volta era stata ampliata di parecchio nel 2006.Secondo diversi giuristi e persone ferrate in materia, tuttavia, questa nuova norma non serve a niente ed è solo "fumo negli occhi dei cittadini."Anzitutto, non è chiara la differenza giuridica tra il giorno e la notte. E in secondo luogo, sostiene l'avvocato Carlo Federico Grosso, "per stabilire se c'è stato il turbamento sarebbe necessario compiere indagini e quindi aprire un procedimento penale. Quindi non cambia praticamente nulla e la norma è sostanzialmente inutile."Del pasticcio che è venuto fuori da Montecitorio se n'è accorto persino Matteo Renzi, che pure aveva spinto per la "linea dura" sulla legittima difesa. "Inviterò i senatori a valutare di correggere la legge nella parte in cui risulta meno chiara e logica," ha detto, "visto che io per primo ho avuto molti dubbi." Allo stesso tempo, però, l'ex premier ribadisce che "non possiamo lasciare la sicurezza alla destra e poi meravigliarci se nelle periferie scelgono la Lega o Grillo. Dobbiamo andare a prenderci quei voti."I rischi di questa operazione politica sono evidenti. Come dice il professore Roberto Cornelli, autore di Paura e ordine nella modernità, "modificare i termini della legittima difesa non serve a renderci più sicuri. Al contrario, induce l'idea che per stare sereni occorra armarsi, aumentando la circolazione di armi e quindi la possibilità che vengano utilizzate." E ancora, sempre secondo Cornelli, "percorrere questa strada è d'altra parte pericoloso: ci sarà sempre chi, agitando le paure, proporrà di spostare l'asticella un po' più in là, rendendoci di fatto più insicuri."Per ora, comunque, questo "nuovo" approccio "di sinistra" alla sicurezza è riuscito a scontentare praticamente chiunque - incluso il deputato e tesoriere del PD Francesco Bonifazi."Ragazzi, non facciamoci coprire di ridicolo," ha scritto su Facebook. "Capisco le buone intenzioni. Ma la differenza tra notte e giorno non la capisce nessuno. La difesa o è legittima sempre o non lo è assurdo fare queste distinzioni."
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Nell'aprile del 2016, il deputato del PD David Ermini ha depositato una proposta di legge che puntava a modificare l'art. 59 del codice penale, nel senso di escludere "la colpa dell'agente" quando "l'errore è conseguenza del grave turbamento psichico causato dalla persona contro la quale è diretta la reazione." L'intenzione, insomma, è quella di tutelare chi si è difeso in modo sproporzionato dopo aver subito un'aggressione in casa.Nel corso dei lavori in aula, soprattutto a causa di alchimie parlamentari, la proposta si è allargata fino a ricomprendere anche l'art. 52, considerando cioè la legittima difesa una "reazione ad un'aggressione commessa in tempo di notte ovvero la reazione a seguito dell'introduzione nei luoghi con violenza alle persone o alle cose ovvero con minaccia o con inganno."Ieri pomeriggio, in mezzo alla bagarre della Lega Nord e alle urla di Matteo Salvini, la legge è stata approvata in prima lettura alla Camera; questa prevede, appunto, che "in tempo di notte" si possa reagire sempre e comunque – una specie di Dal tramonto all'alba con i ladri al posto dei vampiri. A ogni modo, rimane ferma la proporzionalità tra difesa e offesa.Leggi anche: Quanto è facile comprare illegalmente una pistola in Italia
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Ed è questo il dato politico più rilevante. Dalle parole di Renzi, e da provvedimenti recenti come il decreto Minniti, sembra non esserci traccia di un ragionamento più elaborato sulla sicurezza; c'è solamente il deliberato tentativo di inseguire le destre sul loro terreno, con la riproposizione di certi argomentazioni in una versione più edulcorata ed annaquata.Alla Camera su — Andrea Romano (@AndreaRomano9)4 maggio 2017
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